Che bellezza: Giorgia Brunello la professionista del web marketing con la passione del pallone

La guardi negli occhi e subito pensi: come hanno fatto mamma e papà e mettere al mondo una come Giorgia: intelligente, intuitiva, atletica, bella, sportiva e con il pallino degli affari. Ma se ci pensate bene tutte queste qualità non bastano a definirla per intero. Un po’ quel che accade quando provate a dare un valore alla Street Art, che gli ignoranti bollano come arte da strada ma che invece racchiude un mondo di artisti bravissimi solo un po’ ribelli.

Oggi, per fortuna, i ribelli rampanti accarezzano i muri delle città con successo. E se ci passate il termine la nostra Giorgia Brunello, siciliana di Torrenova, un comune in provincia di Messina, di icona da Street Art avrebbe molto: a iniziare dai colori, quindi il volto, la fantasia, l’estro e la bellezza che fanno di Giorgia una star dei social. Con tanto di comunicazione acchiappa like.

E dire che tutto iniziò su un campetto di periferia a tirare calci a un pallone. Rivela con un sorriso: “Il mio nome è stretta conseguenza della passione per il calcio di mio padre: tifosissimo del Milan e, ai tempi, di George Weah non poteva che chiamare la figlia con il nome (al femminile) del suo idolo! E il calcio è diventato presto anche la mia passione: a 14 anni ho giocato come centrocampista nella piccola squadra di Alcara Li Fusi, un paesino della Provincia di Messina. Il mio obiettivo non era solo fare gol, ma correre più veloce che mai: così ho fatto nella mia vita”.

Giorgia fin da ragazzina vive tutto all’ultimo respiro: lo sport le dà la forza di aprire gli occhi ogni mattina e pensare a nuove sfide. Il sudore e il lavoro sono il suo pane quotidiano. La natura l’ha baciata in fronte: la sua bellezza non passa inosservata e ben presto mette da parte il pallone per sfilare sulle le passerelle. “Ho tolto le scarpe da calcio per passare dai tacchetti ai tacchi: ho partecipato a numerosi concorsi di bellezza portando a casa anche qualche soddisfazione. Sono stata anche finalista di Miss Mondo dove sono risultata la più votata sul web. Queste esperienze mi hanno fatto capire l’importanza di non fermarsi e non accontentarsi mai. Anche se si vive in una piccola realtà non bisogna fermarsi e provare sempre a fare quel passo oltre quei limiti che sembrano insuperabili e che poi scopri possono essere raggiunti. Finita la scuola ho provato a rendermi autonoma facendo i lavori più svariati continuando a coltivare sempre la mia passione per la moda”.

La rosa è sbocciata e ben presto Giorgia a vele spiegate varca lo Stretto di Messina per nuove sfide.

“A malincuore ho dovuto constatare che la mia terra però non riusciva a darmi gli stimoli e quelle situazioni di cui avevo bisogno per sentirmi soddisfatta. Proprio mentre vivevo una fase di forte incertezza sulle prospettive della mia vita ho incontrato l’amore con il quale ho iniziato una bellissima storia. Ho trovato contemporaneamente la felicità e quella spinta a crescere, a credere in me stessa e diversi banchi di prova in cui cimentarmi. Sono andata a vivere ad Avellino dove ho iniziato, un percorso di conoscenza di una materia meravigliosa: il web marketing. E’ strano pensare che le tecniche di comunicazione, le strategia per i social network e i vari settori del web marketing siano così importanti e sfuggano alla considerazione di molti. Va detto che tutti fanno acquisti sui siti di e-commerce oppure usano i social network, ma la differenza sta nel farlo in maniera scientifica, studiandone quei dettagli in grado di fare la differenza. Una volta compreso il potenziale di questo settore non è più possibile staccare il pensiero dalla voglia di andare fino in fondo e continuare a esplorare le infinite potenzialità di questa realtà meravigliosa. Mi sono, così, specializzata nel settore del web marketing ho ottenuto il mio attuale posto di lavoro e oggi curo la comunicazione per i social network,  e-commerce di aziende, enti, personaggi pubblici e attività commerciali. Spesso mi diverto a creare e personalizzare filtri in realtà aumentata (AR) un altro mondo in continua evoluzione”. Questa è la storia di Giorgia, una ragazza viva, che si fa sentire. Non la manovri come vuoi: non è una bambolina. Ma una manager. Ricapitolando: Giorgia è nata calciatrice, si è guadagnata una finale di Miss Mondo, vive d’amore, spopola sui social perché è pure bella. Con l’augurio che il suo futuro sia ancora più radioso di quello che spera. E che questa intervista ti sia di ispirazione.

 

 

Giorgia Brunello sei partita dai campi polverosi dando calci a un pallone, quindi ti sei scoperta Miss e ti sei data alle sfilate. Oggi ti ritrovi a lavorare dietro un Pc. Sognavi questa vita da ragazzina nella piazzetta di Torrenova (Messina)?

Assolutamente no. Sognavo di lavorare solo nel mondo della moda. Ma quando inizi a crescere, tutto cambia. In realtà, mi è sempre piaciuta la tecnologia sin dalle elementari, eppure le potenzialità degli strumenti tecnologici erano ben diversi da quelli di oggi. Ma, mi piaceva maneggiare tanto il pc, ricordo i tempi di MSN e l’infinita musica e film che scaricavo dal software Emule. Tutto questo merito di mio fratello Giuseppe, bravissimo nel settore informatico mi insegnò a usare “a modo suo” il pc dicendomi: “ hai tanta voglia di imparare ad usare il pc? Fai come me, lì c’è il computer e la sedia, siediti e impara da sola”.

 Sei una ragazza bella: non hai paura che qualcuno ti giudichi come l’ennesima bambolina facile da manovrare?

Chi mi conosce sa che ho sempre avuto un carattere forte e determinato. Certo con le tipiche debolezze di una ragazzina. Ho puntato a essere una bella persona cercando da qualche parte il mio talento. Eh si, perché ogni persona, anche una “ragazza normale” come me, ne ha di certo uno nascosto che può rimanere sepolto finché non scavi per tirarlo fuori.

Potresti spiegare in parole semplici in che cosa consiste il tuo lavoro?

Lavoro in un’agenzia di comunicazione nel settore web marketing, un mondo in piena evoluzione. Gestisco principalmente i social media di attività, enti, aziende, personaggi pubblici. Pianifico gli obiettivi, mettendo in campo le strategie (social media strategy), lo studio del target e delle statistiche, creando così un piano editoriale sviluppando la brand awareness e la brand reputation. Mi occupo anche dell’e-commerce: dalla realizzazione del sito, alla grafica, ai testi a portare traffico sul sito attraverso i tools del marketing. Creo e personalizzo anche filtri in realtà aumentata (AR) un mondo in costante aumento. Di certo, non mi fermerò qui! Le sfide del mio settore, mi permettono di continuare ad esplorare.

Ai giovani che si sentono dei precari cosa consigli?

Sento spesso dire “ qui non c’è lavoro” oppure “lavorano tutti con la raccomandazione”. Si è vero, anche io lo pensavo tempo fa. Ma oggi posso dire che non è così! Il lavoro c’è, dobbiamo solo costruirlo. Conoscere se stessi è il primo passo per scoprire cosa veramente vogliamo. Io ho inseguito qualcosa di quasi sconosciuto nella mia generazione, mi chiedevano di cosa trattasse il mio lavoro. E’ proprio da qui che quella “novità” dovevo esplorarla, e così è stato. All’inizio di questa mia esperienza lavorativa, le difficoltà non mancavano. Ma il modo migliore per superare gli ostacoli è non avere paura!

Una lezione imparata da bambina che non hai mai dimenticato?

L’insegnamento che mi porto sempre dentro era quello che mio padre mi diceva e mi dice tutt’oggi: “a fine giornata chiediti se oggi hai fatto qualcosa di buono, chiediti se sei soddisfatta e se hai guadagnato del tempo e non perso”. Questa frase mi “squilla” in testa ogni mattina, mi alzo dal letto e cerco di soddisfarmi il più possibile…anche se non mi accontento mai.

Oggi vivi ad Avellino: non era meglio scegliere una metropoli come Roma o Milano che regalano tantissime opportunità?

Secondo me non è il luogo in cui vai ma l’opportunità che quel luogo ti offre, poi sta a te creare, progettare e crederci.

 Se domani qualcosa andasse storto ce l’hai un progetto alternativo?

Mi piace la parola “progettare”, cerco di averne in mano sempre più di uno, in modo che se fallisce un progetto, c’è sempre l’altro a cui aggrapparmi. Ma faccio in modo che dalle cadute, raccolgo solo esperienze in grado di migliorarmi.