Viaggio nel mondo della seduzione: Cecilia Tramontano, sognare, baciare, amare

Cecilia Tramontano ha 19 anni e vive a Torino. E’ l’emblema di una generazione che sogna di poter cambiare in meglio la propria vita. Non più soldi né macchine di lusso ma semplicemente trasformare in realtà i sogni. Vietato alzare recinti per contenere la passione che li anima, li sostiene e trasmette loro energia. Questa vitalità che infrange i compartimenti stagni della società divenuta fredda e arida pronta sempre a condannare i giovani. Uccidere i sogni è sempre qualcosa di negativo per chiunque figurarsi se hai diciannove anni… E così Cecilia vuole essere artefice del proprio destino non vittima delle scelte degli altri. Cecilia ha da poco ottenuto il diploma di maturità in Scienze sociali e si prepara per entrare all’Università di Torino in Scienze e tecniche psicologiche.”Sono sempre stata molto sicura di quello che avrei voluto fare nella vita tanto che già in quinta elementare sapevo che questo sarebbe stato il mio percorso di studi, anche se il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di far parte del mondo della moda. Può sembrare un discorso contraddittorio o per lo meno un discorso che tratta di due mondi completamente diversi, ma quello che dico sempre è che bisogna vivere con la testa tra le nuvole e i piedi per terra”. Con i suoi Cecilia dice tutto e non trattiene nulla: è sinceramente sincera, se ci passate il termine. Ma c’è da giurarci che anche quando le cose sembrano andare di traverso lei troverà il positivo e la chiave per continuare a stupire e stupirci. Forse è il bello dell’età: sognare di sconfiggere il drago ovunque e dovunque! Essere come Cecilia è una bella sensazione: ”C’è una frase di Alessandro Baricco che ho sempre pensato che mi descriva abbastanza bene e sopratutto in poche parole: Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque. Era un tipo così. Ed era carina, questo bisogna dirlo. Non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Più semplice. Era quel tipo di donna che quando ce l’hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte”.

Cecilia Tramontano: cosa sogna una diciannovenne italiana?
Bella domanda! In realtà credo che bisognerebbe chiedersi se sogna ancora una diciannovenne italiana, sono cresciuta in un quartiere dove tutti i giorni ti viene messo davanti il fatto che sognare non serve a niente, che ti devi rimboccare le maniche per riuscire anche solo a sopravvivere… e spesso, vedendo anche le mie coetanee, la voglia di sognare o anche solo la possibilità di farlo, spesso svanisce troppo presto. Ormai a diciannove anni non si sogna più, si spera, speri di trovare lavoro, speri di riuscire a tornare a casa alle 3 di notte senza che nessuno ti faccia del male, speri che quel ragazzo più grande, di cui ti sei innamorata, ed è troppo geloso, non faccia finire tutto in tragedia, come leggi sui giornali. Speri che anche se tutti ti dicono che “votare non serve a niente” il tuo voto possa cambiare qualcosa… insomma abbiamo quasi un po’ tutti perso la chiave per i nostri sogni nel cassetto… ma io sono fiduciosa: è qui da qualche parte!

Più inquieta o disillusa?
Positivamente inquieta: c’è sempre qualcosa di buono dietro l’angolo!

La fotografia è lo specchio di Cecilia?
La fotografia non è proprio lo specchio di Cecilia troppo seria in quelle foto… io sorrido sempre! Una foto credo possa raccontare molto di una persona ma quando è spontanea, improvvisa.. in questo caso invece sono lo specchio di lavoro e professionalità: di Cecilia c’è solo il fisico.

Avere i numeri giusti nel tuo mondo come si traduce?
Tenendo conto della mia poca esperienza, vale a dire riuscire a essere se stessi sempre pur essendo professionali, essere capaci di cogliere le occasioni al volo, sorridere e mai lamentarsi anche se spesso può essere un lavoro faticoso e stressante… Se hai queste carte in mano credo che si possa riuscire a fare molta strada in questo mondo… al contrario di chi per lavorare fa buon viso a cattivo gioco anche con le colleghe/i, essere sempre onesti e leali è il punto di partenza perché altrimenti prima o poi rimani fregato, questioni di karma!

Chi ti ha saputo valorizzare?
Al di là di ciò che si possa pensare sono una ragazza molto timida e insicura del mio aspetto grazie a questo lavoro e alla mia nuova relazione sto iniziando ad amarmi per quello che sono e ad accettare anche i miei difetti. E’ una strada lunga quella per imparare ad amare e a valorizzare se stessi soprattutto se cresci in un contesto in cui vieni quotidianamente sminuita; ma il capo dell’agenzia per cui lavoro che è la ds model management nonchè mio grande amico e il mio fidanzato sono riusciti a farmi tirar fuori quelle parti di me che tenevo nascoste da anni… insomma devo tutto in parte a due grandi uomini.

Come gestisci la tua bellezza?
Non sono una di quelle ragazze che passa ore a farsi bella davanti allo specchio e che cerca di mantenersi in forma anzi, amo mangiare qualsiasi cosa e di attività fisica ne faccio poca e niente… credo che sia tutto merito di mia mamma quello che di buono c’è in me, ha gestito tutto lei tanti anni fa.

Ti piace sedurre o essere sedotta?
Preferisco che la cosa sia reciproca … non faccio mai il primo passo ma amo giocare con un uomo, gli sguardi i sorrisi, le frasi allusive ecc credo siano la parte più bella di una relazione… si dovrebbe vivere solo di inizi e non pensare mai di essere arrivati al traguardo con il proprio compagno/a, dovremmo cercare di sedurre ogni giorno chi abbiamo accanto.

Il colpo di fulmine è arrivato?
Si, è mi ha beccata in pieno: ero in discoteca con le miei amiche, l’ho visto e ho detto: no ragazze io mi sono innamorata, lo devo conoscere!" e ora….stiamo insieme da un anno…!!!

Volere è potere o è solo un modo di dire?
Assolutamente no! Volere è potere e ne sono fermamente convinta… non mi piacciono le persone che si piangono addosso perche la loro vita fa schifo, perchè gli va tutto storto o perchè non hanno quello che vogliono… la vita, nonostante tutto è una cosa meravigliosa, ma ci vuole coraggio e forza di volontà per ottenere ciò che vogliamo… se restiamo seduti sul divano, niente potrà mai cambiare.

L’Amore che parte occupa nella tua vita?
A breve farò un tatuaggio che in inglese dice: "ce l’ho scritto sulla pelle che l’amore vince sempre"! Credo che sia la forza che muove tutto nella mia vita, mia mamma mi ha sempre insegnato che se le cose le fai con amore non potrai mai sbagliarti o per lo meno sbagli di cuore, l’amore vince su tutto e se gli altri ascoltano la testa chissenefrega!!! Io faccio quello che sento, sempre: mettere amore nelle cose che facciamo è la strada giusta per essere felici.

La tua famiglia è stata un grande supporto nella tua carriera?
Mia mamma mi è sempre stata vicino anche per questo ha fatto tanti sacrifici: spesso mi aspettava fino alle 2 di notte fuori dai locali dove lavoravo, mi accompagnava ai provini e mi ha pagato i corsi… per quanto possa essere stato difficile, per lei avendo anche altre due figlie, ha sempre cercato di essermi accanto. Le devo molto: senza il suo aiuto non sarei arrivata fin qui.

Crescere in fretta ti ha creato difficoltà?
Non poche… anzi, all’inizio mi ha portato a scegliere le compagnie sbagliate, i fidanzitini sbagliati e a fare tutto ciò che non doveva essere fatto. Poi ho iniziato a capire che non era colpa mia per quello che succedeva a casa che dovevo prendermi cura di me. Sono cambiata radicalmente: ho sbagliato tanto in passato ma non rimpiango niente di quello che ho fatto, se sono cosi ora è anche grazie a tutto quello che mi è capitato. E sono fiera di ciò che, nonostante tutto, sono riuscita a diventare.

Che cosa resta della ragazzina nella modella di oggi?
Dai, sono ancora una ragazzina e lo sarò sempre! La sindrome di Peter Pan non mi abbandonerà mai, ne sono sicura. Vedere il mondo con gli occhi di una bambina, provare entusiasmo per ogni cosa nuova che faccio e curiosità per tutto quello che mi circonda è ciò che rimarrà sempre della ragazzina che ero. Nella Cecilia che sono e in quella che verrà: faccio la modella ma sono sempre io… quella ragazzina con le Superga e lo zaino più grande di lei che esce la mattina di casa per andare a scuola e sorride perché c’è il sole.

Se la tua vita fosse un romanzo che cosa accade nell’epilogo finale?
Più che un romanzo credo che la mia vita è una favola: i miei draghi da sconfiggere c’è li ho già avuti, non è detto che siano finiti, ma ora ho un po’ di esperienza, non mi fanno più cosi paura, il resto della storia per ora è un mistero.. e poi beh, come ogni favola che si rispetti nell’epilogo finale ci sarà scritto "vissero tutti felici e contenti". Ho diciannove anni, ma concedetemelo, nessuno è troppo vecchio per le favole.