IN CORSA AL CAMBIAMENTO. 24 ore in azione su 24

di Vittoria Arena

L’avvento di Fb al top nelle playlist, tra i network più visitati in Italia, ha portato avanti una modernizzazione senza precedenti del nostro sistema economico socio-culturale, inizialmente circoscritto a pochi utenti, ma oggi di tale esempio che sovrasta ogni modalità innovativa. Una piattaforma che non ha paura di differenze, ma che tende a differenziarsi. Il fenomeno di facebook è una innovazione tecnologica senza eguali, – è ciò in fondo che volevamo essere e diventare- ciò che volevamo vedere gratuitamente senza tracce residue, e senza essere distolti da come misurare il tempo a nostra disposizione. Facebook la piattaforma virtuale, dove è prioritario ‘’raccattare’’ più persone possibili, dove si parla la stessa lingua concisa, omologata e si inviano messaggi tutti uguali per eventi e simposi. Secondo recenti studi fatti da esperti, esso è usato da più della metà della popolazione italiana e con età compresa dai 14 ai 29 anni. Si tratta di numeri in continua crescita, che vanno di pari passo con il costante incremento osservato da ricercatori. Codesto network usa le emozioni, viene sfruttato da tutti i navigatori in rete > clicchi, clicchi>, stai li a spulciare, a trovare gossip, inciuci, complotti esilaranti, qualcosa di speciale, magari prima nascosta ai tuoi occhi e improvvisamente- zacchete!- diventa un tutt’uno col tuo sguardo orbitale. Ogni pensiero rimane acceso, e la curiosità diventa sempre più viva e attonita lasciando spazi alle condivisioni. Spesso viene equiparato alle playstation dove rimane acceso nelle stanze degli adolescenti e ‘non‘, questo fenomeno in rete ha determinato una rivoluzione senza regole e riti prefissati, si finisce per essere dipendenti e attaccati a questa nuova linfa dall’evasione leggera, che, non è nuova cultura, né esplosione costruttiva perché se dal mondo online si raccontano conflitti, problemi di disagio, contraddizioni, qui si scorge a spingere le desiderate imprese di ‘non eroi’ e i fasti di personaggi che galoppano veloci adeguati al trend del momento, i pseudo scrittori, pseudo poeti di successo trasformati dalle donzelle in sex simbols da contemplare e adulare. Libertà è la parola chiave, sì qualcosa nettamente è cambiato da parte degli internauti che usano internet, e certo è non si torna all’involuzione, le news ridisegnano il futuro con voce e linguaggio. Nonostante le tante critiche, e i non pochi avversari dei networks in web più glamour, l’appuntamento in rete va fatto, per un motivo semplice, è facile da usare e allo stesso tempo utile per mantenere i contatti, poiché facebook è il fulcro di tutte le tentazioni, lo si deve temere come in tempi rapidissimi è sbarcato nel nostro lunario togliendo spazio e tempo alla nostra quotidianità. La mia irruzione facebookiana come avventuriera a sfarfallare in terreni minati e pericolosi si scatena a pro di movimenti di scontenti (fuoriluogo) e tende soprattutto a verificare scenari da far sgranare occhi a comportamenti antisociali colmi di trabocchetti. Insomma, tuttto è consentito su fb invettive, consonanze e dissonanze sono fuochi di artificio coloratissimi.