LE LACRIME DELLA DUSE: Il patrimonio immateriale dell’attore

Prosegue il ciclo di incontri Artigiani di una tradizione vivente nell’ambito del progetto Le lacrime della Duse – Il patrimonio immateriale dell’attore.

Il progetto – di grande valore artistico – nato per recuperare l’antica cultura artigiana del teatro che punta a preservare e valorizzare il patrimonio immateriale dei saperi teatrali, dopo il primo ciclo di formazione teatrale e drammaturgica per giovani attori under 35 curata da Glauco Mauri, inaugura ora il secondo step dedicato agli “Artigiani della tradizione vivente”, un ciclo di incontri con grandi attori e attrici della tradizione teatrale condotti da Guido Di Palma. Dopo i primi appuntamenti con Umberto Orsini e Isa Danieli, e Gabriele Lavia il prossimo incontro vedrà protagonista Alessandro Serra che martedì 28 novembre alle ore 15:00 al TeatroBasilica, proporrà lo spettacolo “La danza delle omissioni”; a seguire incontro col pubblico a partire dal libro “La tempesta dal testo alla scrittura scenica” edito da Luca Sossella editore.

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𝖯𝗋𝖾𝗌𝖾𝗇𝗍𝖺𝗋𝖾 La Tempesta 𝖽𝗂 𝖲𝗁𝖺𝗄𝖾𝗌𝗉𝖾𝖺𝗋𝖾 𝗂𝗇 𝗎𝗇 𝗅𝗎𝗈𝗀𝗈 𝗉𝖾𝗋𝗂𝖿𝖾𝗋𝗂𝖼𝗈 𝗉𝖾𝗋 𝗎𝗇 𝗉𝗎𝖻𝖻𝗅𝗂𝖼𝗈 𝗉𝖾𝗋𝗂𝖿𝖾𝗋𝗂𝖼𝗈. 𝖲𝖾𝗇𝗓𝖺 𝗌𝖼𝖾𝗇𝗈𝗀𝗋𝖺𝖿𝗂𝖾, 𝗅𝗎𝖼𝗂, 𝗈𝗀𝗀𝖾𝗍𝗍𝗂, 𝖼𝗈𝗌𝗍𝗎𝗆𝗂. 𝖲𝗈𝗅𝗈 𝗎𝗇 𝗊𝗎𝖺𝖽𝗋𝖺𝗍𝗈 𝖽𝗂𝗌𝖾𝗀𝗇𝖺𝗍𝗈 per 𝗍𝖾𝗋𝗋𝖺, 𝗂 𝖼𝗈𝗋𝗉𝗂 𝖾 𝗅𝖾 𝗏𝗈𝖼𝗂 𝖽𝖾𝗀𝗅𝗂 𝖺𝗍𝗍𝗈𝗋𝗂. 𝖮𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾 𝖼𝗂𝗈̀ 𝖼𝗁𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝖾̀ 𝗉𝗂𝗎̀ 𝗇𝖾𝖼𝖾𝗌𝗌𝖺𝗋𝗂𝗈 𝖾̀ 𝗎𝗇 𝗅𝗎𝗌𝗌𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝖼𝗂 𝗉𝗈𝗌𝗌𝗂𝖺𝗆𝗈 𝗉𝖾𝗋𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖾 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝖽𝗈𝗉𝗈 𝗎𝗇 𝗇𝗎𝗆𝖾𝗋𝗈 𝖾𝗅𝖾𝗏𝖺𝗍𝗈 𝖽𝗂 𝗋𝖾𝗉𝗅𝗂𝖼𝗁𝖾, 𝗊𝗎𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖼𝗂𝗈𝖾̀ 𝗅’𝖺𝗍𝗍𝗈𝗋𝖾 𝗁𝖺 𝗅𝖾𝗍𝗍𝖾𝗋𝖺𝗅𝗆𝖾𝗇𝗍𝖾 𝗂𝗇𝗍𝗋𝗈𝗂𝖾𝗍𝗍𝖺𝗍𝗈 𝗅’𝖺𝗉𝗉𝖺𝗋𝖺𝗍𝗈 𝗌𝖼𝖾𝗇𝗂𝖼𝗈. 𝖱𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝗅𝖺 𝗋𝖾𝗀𝗂𝖺, 𝖼𝗂𝗈𝖾̀ 𝗅𝖺 𝗌𝖼𝗎𝗅𝗍𝗎𝗋𝖺 𝖽𝖾𝗅 𝗍𝖾𝗆𝗉𝗈 𝖾 𝖽𝖾𝗅𝗅𝗈 𝗌𝗉𝖺𝗓𝗂𝗈 𝖾 𝗂𝗅 𝗍𝖺𝗅𝖾𝗇𝗍𝗈 𝖽𝖾𝗀𝗅𝗂 𝖺𝗍𝗍𝗈𝗋𝗂, 𝖺 𝗌𝗈𝗌𝗍𝖾𝗀𝗇𝗈 𝖽𝖾𝗅 𝗏𝗎𝗈𝗍𝗈. 𝖠𝗅 𝗉𝗎𝖻𝖻𝗅𝗂𝖼𝗈 𝖾̀ 𝗋𝗂𝖼𝗁𝗂𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗎𝗇𝖺 𝗉𝖺𝗋𝗍𝖾𝖼𝗂𝗉𝖺𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝗍𝗈𝗍𝖺𝗅𝖾: 𝗅’𝖺𝗍𝗍𝗈 𝗂𝗆𝗆𝖺𝗀𝗂𝗇𝗂𝖿𝗂𝖼𝗈 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝗏𝗂𝗌𝗍𝖺 𝗂𝗇𝗍𝖾𝗋𝗂𝗈𝗋𝖾.

L’incontro è organizzato in collaborazione con il TeatroBasilica.

 

Le lacrime della Duse. Il patrimonio immateriale dell’attore, curato dalla Compagnia Mauri Sturno, è un progetto finanziato dal MIC ed ha coinvolto l’Università di Roma La Sapienza che fornisce il supporto logistico e una consulenza culturale attraverso il CREA – Nuovo teatro Ateneo e il progetto “Per un teatro necessario – Residenze didattiche universitarie” della Sapienza Università di Roma, diretto dal Prof. Guido di Palma.

 

Come nasce l’idea? Nel 1954 durante una tournée in Sud America Memo Benassi, allievo devoto della Duse che con lei interpretava Oswald negli Spettri di Ibsen, si accorse che il giovane Glauco Mauri, neo diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, lo spiava dalle quinte. Qualche giorno dopo lo chiamò in camerino. Il vecchio attore che a 63 anni aveva appena interpretato Osvald disse al giovane attore: “Vorrei che tu tenessi questa giacca con cui recitavo Osvald. Ora non posso più indossarla, mi viene stretta”. Il giovane attore, stupito, ringrazia commosso ma sull’uscio della porta viene fermato. Benassi si alza e dice: “Tienila da conto. Vedi questa spalla? Qui la Duse versava le sue lacrime”. Era un gesto antico legato alla tradizione. Era il riconoscimento che l’invisibile artigianato del vecchio attore aveva trovato un erede. In una sorta di rituale di passaggio di consegne, la giacca è in seguito stata donata da Glauco Mauri a Roberto Sturno, scomparso il 22 settembre di quest’anno.

 

La cultura teatrale non può essere affidata solo alla scrittura e tantomeno ai videoafferma il Prof. Guido Di Palmaessa vive principalmente nella presenza e nelle relazioni delle persone che la agiscono.  Per questo le residenze didattiche universitarie sono pensate come un luogo di scambio. Passato e presente s’incrociano in uno spazio protetto affinché i saperi teatrali non vengano dimenticati e possano essere rivivificati nell’incontro tra generazioni. Per questo, nel quadro della Terza Missione universitaria la Sapienza sostiene il progetto Le lacrime della Duse”.

 

I prossimi appuntamenti vedranno protagonisti: venerdì 1° dicembre ore 16:00 Mimmo Cuticchio (Teatro Ateneo) e Lino Musella (4 dicembre ore 16:00 – Vetrerie Sciarra).

 Le attività si svolgono presso il Nuovo Teatro Ateneo, le Vetrerie Sciarra e il TeatroBasilica. Ingresso gratuito.