Scuola, logica, lavoro, demografia, Pianeta e governo. Tendenze per non farci male

Mettiamo insieme un po’ di fatti tutt’altro che irrilevanti accaduti nel nostro Paese in questi giorni. 

1 – Ha fatto il giro d’Italia la manifestazione di dissenso dei consiglieri leghisti in Regione Toscana che, per contestare un provvedimento di aiuto/assistenza ai migranti, su cinque magliette indossate hanno stampigliato la scritta: pri-ma-i-tos-ca-ni. E probabilmente quello che volevano lo hanno ottenuto: che si parlasse del loro gesto. Consapevoli o meno, poco importa. Il popolo abitualmente, dalla loro parte politica, viene valutato come ignorante e per questo sano; la loro controparte, il Paese dotto e acculturato, corrotto e spocchioso e che per questo frega il popolo. I consiglieri toscani hanno solo messo su maglietta quello che dicono ogni giorno, ovunque. Ad ognuno i propri metodi e le proprie culture, così come, di conseguenza, agli elettori la scelta da chi farsi rappresentare.
2 – Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione).  I risultati delle prove effettuate poco più di un mese fa sono che quasi la metà dei “maturandi” ha grossi problemi in matematica. Un bambino su due, in Calabria, ha difficoltà a comprendere un testo in italiano. Solo il 35% degli studenti del quinto anno delle superiori ha superato la prova di ascolto della lingua inglese. Sufficienti i risultati al nord, male al sud, con il centro come sempre… al centro.
E’ bene ricordare, semplificando, che si tratta di verifiche stilate per curare la partecipazione italiana alle indagini internazionale sulla qualità dei sistemi scolastici. Quindi verifiche molto basate sull’uso della logica in un contesto non territoriale/nazionale.
3 – Fincantieri non riesce a trovare operai specializzati da assumere. Seimila, non alcune decine. Non si sa dove andare a cercarli, dice l’ad Giuseppe Bono. E sembra che i giovani preferiscono fare i rider invece che gli operai.
4 – Il rapporto Istat sulla popolazione ci ha fatto sapere di recente che la natalità è in calo (1): al 31 dicembre 2018 rispetto al 2015, -0,4% di residenti, registrando poco più di 55 milioni di individui, calo contenuto grazie all’aumento (2,2%) degli stranieri, che così si assestano all’8,7% di tutta la popolazione. Notizia che ha provocato quasi ovunque una solo reazione: dobbiamo fare più figli, anche per non essere “invasi” dai figli degli immigrati. E il neo-ministro della Famiglia, nominato proprio ieri, tra le prime cose che ha detto è proprio di far più figli.

Sì! E’ proprio la fotografia del Belpaese. Gli ignoranti (quelli che non sanno sillabare una parola) che ci governano (vedi voce 1 di sopra), coi ragazzi che a scuola usano poco la logica (voce 2), che poi non sono disponibili a lavorare perché fare l’operaio è considerato di serie B da chi dovrebbe formarli e da altrettanta serie B da chi dovrebbe farlo (voce 3), ragazzi che appena possono se ne vanno fuori d’Italia mentre i loro genitori che rimangono qui si lamentano di aver fatto pochi figli per la patria (voce 4).
Fotografia che, tirandola anche con un po’ di ironia, diventa: ragazzi ignoranti che in quanto tali vanno a governare, e che agognano la vita con la Ferrari sotto casa… altroché operai… e che quando non si “salvano” andando all’estero se la prendono con gli immigrati che gli rubano il lavoro, le case, l’assistenza, etc.
A.D. 2019. Così sembra che sia. Alcune riflessioni, punto per punto.
1 – (pri-ma-i-tos-ca-ni) per alcuni è più importante che si parli di se stessi e delle proprie azioni che non calibrare prima se quello per cui si mettono all’attenzione pubblica sia sensato, logico, istruttivo e coinvolgente. Siamo nell’era degli Youtuber che non esitano a “scuoiare dal vivo un gattino” pur di mettersi in evidenza… e riescono a farci anche ad avere successo, in soldi con chi investe su di loro (2) o col consenso di chi li manda a rappresentarli nelle istituzioni.
2 – (Invalsi). Quando i nostri studenti vengono chiamati all’uso pratico della logica e della comunicazione, fanno un po’ acqua. Magari prendono buoni voti per gli esami nella scuola italiana, ma quando da qui cercano di proiettarsi nella realtà al di fuori delle mura (innegabilmente quella europea e mondiale), annaspano (matematica) e vanno a fondo (lingue e letteratura straniere).
3 – (Fincantieri). Il ministro dello Sviluppo Economico, alla notizia diffusa dall’amministratore delegato dell’azienda controllata dal ministero dell’Economia, azienda fiore all’occhiello per la rinomata cantieristica navale italiana nel mondo, ha fatto sapere di essere pronto alla formazione delle maestranze… cioè si è dovuto attendere l’intervento/denuncia di Giuseppe Bono in una conferenza della Cisl per sapere che esisteva questo problema e per paventare i provvedimenti. Visto che stiamo parlando di navi… questo si chiama “navigare a vista” in un ambito importante dell’economia italiana nel mondo, mentre tutti (ma proprio tutti) usano sistemi digitali. Ministero Sviluppo Economico o del Pronto Soccorso? E questo vale non solo per il ministro, ma anche per la Fincantieri…
4 – (Istat). Relegando alla satira umana e politica l’intenzione di fare più baionette per avere più figli e soldati per la patria (ma più di qualcuno, purtroppo, non ha avuto problemi a sostenerlo…), forse sarebbe il caso che la scienza demografica fosse realmente presa in considerazione in quanto tale, non confondendola con l’aritmetica, cioé credendo che serva solo a fare le somme di chi nasce e di chi muore. Scienza che induce a valutare che le mobilità delle popolazioni esistono perché fanno parte dell’essere umano e della mutabilità e usura del nostro Pianeta, e vanno governate per dare benefici a chi si sposta e a chi accoglie. Questo per dire che alla penuria di nascite con Dna italico (penuria liberamene scelta dagli individui che, evidentemente non si fanno convincere dai contributi per figli che diverse amministrazioni e lo Stato erogano), c’è umanamente, economicamente e socialmente un rimedio: è lì, ai confini nostri e dell’Unione europea, sono
le migliaia e milioni di persone che chiedono aiuto, lavoro e serenità…. E crediamo che se ad alcuni, per esempio e non solo, si offrisse loro una scuola per diventare operai specializzati Fincantieri con uno stipendio base di 1.600 euro al mese… non preferirebbero fare i rider o costringersi alle varie attività in nero o del malaffare. Solo un esempio…. E da esempio nasce esempio.
La scienza demografica, che può essere usata proficuamente solo se non si hanno problemi di DNA e di spaghetti/couscous, e se si parte dal presupposto che il detto “mors tua vita mea” fa solo parte della tragica storia del passato. Presupposto che è legato anche a saper sillabare le parole e saper usare la logica nello studio, nonché la Politica per governare al fine del bene di tutti (dal condòmino a chi è nato in Sahael, ché altrimenti  – Pianeta, abbiamo solo questo –  si fa patatrac tutti insieme…) e non del proprio (pur se inconsapevolmente questo possa accadere).

Vincenzo Donvito, presidente Aduc