ItsArt, piattaforma di Stato sanguisuga dei nostri soldi per alimentare danni alla cultura

Avete presente le difficoltà che un consumatore deve ogni giorno affrontare perché non ha soldi ed è circondato da assatanati che hanno tutti da riprendersi dalla crisi del covid, mentre lo Stato eroga bonus che favoriscono anche la delinquenza (110 edilizia), continua ad incassare tasse e mantenere la sua macchina burocratica al limite della decenza umana, e per farci amministrare ai ballottaggi elettorali di ieri è riuscito a far partecipare poco più del 42%……?

Ebbene questo Stato ha un ministro della Cultura (1), Dario Franceschini, che per far capire di esistere si inventa coi soldi nostri una struttura per fare concorrenza a Netflix e dintorni, una piattaforma digitale pubblica per lo streaming di musica, teatro, danza e altri contenuti. Inaugurata il 31 maggio dell’anno scorso col ridicolo acronimo in lingua inglese, ItsArt che già a settembre scorso dava segni di flop (2), ad oggi ha perdite di 7,5 milioni rispetto ai 30 iniziali di budget versati da Cassa Depositi e Prestiti e Chili spa (3). I ricavi sono stati poco più di 245mila euro, il 57% grazie a 200mila registrazioni (0,7 euro per utente – 4).

Ora ovviamente ItsArt batte cassa allo Stato e continua a ignorare che buona parte delle sue offerte sono già disponibili online su RayPlay che già paghiamo col canone di 90 euro l’anno.

Continuiamo a farci male e ad alimentare “mostri” come il ministero della Cultura e il suo reggente Dario Franceschini.

 

 

 

 

1 – ed è a nostro avviso raggelante che in una liberaldemocrazia ci sia bisogno di una Cultura di Stato (con la “c” maiuscola)…

2 – https://www.aduc.it/comunicato/flop+itsart+servira+scelte+che+non+abusino+dei_33249.php

3 – non sappiamo se nel budget si sono aggiunti 10 milioni previsti dal Ricovery Funf

4 – Il Foglio: https://www.ilfoglio.it/politica/2022/06/23/news/itsart-it-s-flop-la-netflix-della-cultura-italiana-perde-7-5-milioni-di-euro-4152943/

 

 

Vincenzo Donvito Maxia