Øscena Festival

Si è concluso il festival del teatro siciliano in Sardegna, che ha avuto luogo a Cagliari dal 10 al 12 ottobre. La terza edizione di Øscena Festival, organizzata dal Teatro Stabile della Sardegna e da Cada die teatro, ha visto la collaborazione di Latitudini – Rete Siciliana di Drammaturgia Contemporanea e il contributo della Regione siciliana. Il festival promuove di anno in anno la nuova scena teatrale delle diverse regioni d’Italia (Lombardia e Toscana nelle precedenti edizioni), quest’anno è stato dedicato alla drammaturgia siciliana contemporanea e ha presentato cinque compagnie, da Catania, Palermo e Siracusa, scelte per offrire al pubblico sardo una panoramica delle diverse tendenze.
Turi marionetta di e con Savi Manna di Compagnia Statale 114, ha rappresentato un momento di narrazione contemporanea sulla storia e i linguaggi delle marionette e dei pupi siciliani. I Sutta Scupa, con l’autore e regista Giuseppe Massa, con gli attori Emiliano Brioschi, Simona Malato e Cristiano Nocera, hanno messo in scena un’opera efficace e grottesca sul tema dell’immigrazione, traendo ispirazione da Le serve di Jean Genet, dal titolo Chi ha paura delle badanti?. Esiba Teatro ha presentato 248kg: il ragazzo “ciccione” Benno è il protagonista del terzo spettacolo di una trilogia provocatoria sul tema della “sconfitta”, che ha inizio con Cianciana dedicato alle lotte contadine: questo spettacolo mette in scena la diversità e l’emarginazione.
Giotto di e con Giuseppe Provinzano del collettivo di artisti Babel Crew ha trattato in modo oggettivo e assieme partecipato i fatti del G8 di Genova, raccontando i punti di vista contrapposti delle persone coinvolte. Retablo con Esercizi di prosa ballabile, testo e voce di Turi Zinna, musiche dal vivo di Fabio Grasso e Giancarlo Trimarchi costituisce una narrazione destrutturata e un’originale sperimentazione tecnologica ma anche un canto personale delle contraddizioni della città di Catania. Un’introduzione alla scoperta della Sicilia è stata la presenza di Luigi Lo Cascio attore di teatro e di cinema, fratello maggiore delle compagnie presenti, con Sul cuore della terra. I poeti siciliani del 900: una lettura emozionante di poeti noti e meno noti, da Gesualdo Bufalino a Angelo Maria Ripellino, da Luigi Pirandello a Lucio Piccolo e ai più giovani Angela Bonanno e Salvo Basso. fino ad un bis d’eccezione con Al padre di Salvatore Quasimodo. Ad arricchire il programma sono stati due incontri sulla drammaturgia siciliana si sono svolti all’inizio e in chiusura con gli interventi degli artisti siciliani e tra gli altri con i contributi di Dario Tomasello, Spiro Scimone e Gigi Spedale. Ciò ha permesso di maturare una riflessione tra le due isole protagoniste.