Uganda, Angelina Jolie: Non si può non odiare Kony

Il video su Joseph Kony, il tiranno dei bimbi soldato, dopo aver spopolato sul web ha ricevuto anche l’imprimatur di Angelina Jolie: "Non conosco nessuno che non odi Kony", ha detto l’attrice all’International Women Day di New York. "Sono stata in Uganda e in Congo e ho anche parlato con il procuratore della Corte penale internazionale – ha detto Jolie citata dal Telegraph – e lui (Kony) è proprio la persona che tutti noi vogliamo vedere in carcere, e così credo sia una buona cosa che tanta gente adesso ne parli". "E’ un personaggio spregevole… la sua ora è arrivata, e sono contenta di vedere tanti ragazzi che gli puntano il dito contro", ha detto Jolie, ambasciatrice dell’Unhcr e madre di sei figli.

Nel giro di tre giorni il video su Joseph Kony è stato visto oltre 15 milioni di volte: il filmato KONY 2012, della durata di 30 minuti, è stato lanciato e rilanciato su Facebook, mentre su Twitter l’hashtag (simbolo con cancelletto, ndr) ‘stopkony’ è stato tra i più usati nella giornata di ieri, con celebrità Usa come Rihanna e P. Diddy che hanno postato link al video. La campagna internazionale è stata lanciata dal gruppo americano Invisible Children per l’arresto del leader dei ribelli ugandesi dell’Esercito di resistenza del signore (Lra). Un successo che ha però anche sollevato critiche sull’utilizzo di gran parte dei fondi raccolti dall’organizzazione per il progetto.

Invisible Children è un’organizzazione no-profit di San Diego, in California, che ha anche degli uffici nel nord dell’Uganda, dove più di 20 anni fa Kony lanciò la sua campagna militare contro il governo di Kampala. Il leader dell’Lra è ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini di guerra e contro l’umanità. Il video si sofferma soprattutto sulle sofferenze inflitte ai bambini rapiti e costretti a combattere, e alle bambine ridotte a schiave del sesso. Si stima siano stati 30.000 i minori sequestrati da Kony.