Migranti, appello di EveryOne Group alla Commissione europea

La Geo Barents è arrivata ad Ancona, ma nel frattempo il Parlamento italiano ha votato un decreto che renderà più difficile per le ONG salvare migranti in mare. Questa decisione mette a rischio la vita umana nel Mediterraneo, la rotta migratoria più pericolosa al mondo. EveryOne Group e altre trenta organizzazioni per i diritti umani hanno unito le loro voci per chiedere alla Commissione europea di agire immediatamente.

In una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, i presidenti di EveryOne Group Roberto Malini, Dario Picciau e Glenys Robinson hanno chiesto all’istituzione dell’Ue di agire per proteggere la vita delle persone che cercano sicurezza e rifugio.

Le ONG che operano nel Mediterraneo stanno svolgendo un lavoro essenziale per salvare vite umane e fornire assistenza alle persone che cercano di fuggire dalla guerra, dalla povertà e dalla violenza. Tuttavia, il nuovo decreto impedisce alle navi delle ONG di entrare nei porti italiani e di svolgere la loro attività di salvataggio. Questo rende la rotta migratoria ancora più pericolosa per coloro che tentano la traversata.

Le organizzazioni che hanno sottoscritto l’appello chiedono al governo italiano di ritirare immediatamente il decreto e ai membri del Parlamento di opporsi all’approvazione del decreto. Inoltre, le organizzazioni chiedono che l’Italia garantisca maggiori protezioni dei diritti umani e assicuri canali legali e sicuri di accesso al territorio.

In conclusione, la situazione è critica e richiede azioni immediate. Le organizzazioni hanno sottolineato come attualmente l’Unione europea privilegi il presidio delle frontiere rispetto all’urgenza di salvare vite che si affidano a imbarcazioni insicure per fuggire da crisi umanitarie; una soluzione umanitaria deve invece essere adottata per affrontare la crisi continua dei rifugiati e delle migrazioni.

Si spera che la Commissione europea possa intervenire per proteggere i diritti umani e salvaguardare la vita di profughi e migranti in mare.