Fondazione Mach, celebrati i suoi 145 anni a servizio dell’agricoltura

La Fondazione Edmund Mach ha celebrato oggi il 145° anniversario di fondazione  dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. La cerimonia istituzionale si è svolta in una aula magna gremita di autorità, rappresentanti del mondo agricolo, scientifico, accademico e civile.

 

La cerimonia, moderata dalla giornalista Maria Concetta Mattei, ha visto intervenire il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, l’europarlamentare Herbert Dorfmann, l’assessore provinciale all’ agricoltura, foreste, caccia e pesca, Giulia Zanotelli,  il sindaco San Michele, Clelia Sandri (comunicato PAT). Presenti in sala l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro,  Achille Spinelli, il vicepresidente della PAT, Mario Tonina, e i rappresentanti della società civile, del mondo agricolo,  scientifico e accademico.

“Quando è stato fondato l’Istituto 145 anni fa – ha detto il presidente Andrea Segrè-. il Trentino era tra le zone più povere e l’agricoltura era molto arretrata. Grazie alla spinta propulsiva dell’Istituto, che ha portato conoscenza e formazione, il Trentino è diventato leader nel settore primario e pioniere in molte iniziative innovative (impianti razionali, difesa integrata, qualità). Creare economia nel settore agricolo significa soprattutto fornire alle aziende quel know-how che permette loro di rimanere competitive nel mondo globalizzato. FEM negli anni ha portato tecnologie di produzione efficaci e sostenibili, sistemi di conservazione efficienti, metodi innovativi per garantire la qualità e la tracciabilità dei prodotti. Le aziende agrarie trentine sono rimaste competitive, non solo per gli investimenti e il duro lavoro dei singoli operatori, ma anche grazie alla rapidità ed efficienza con cui i modelli organizzativi, le conoscenze e le tecnologie sono stati trasferiti alle aziende”.

Visione 2019-2028. Nel suo intervento Segrè ha illustrato la Visione 2019-2028, anticipata in documento di sintesi nel mese di luglio scorso e con la versione integrale. Un lavoro frutto di 150 esperti, 13 gruppo di lavoro, un anno di attività, che ha prodotto 109 soluzioni per un futuro più sostenibile a partire dal Trentino per sostenere il benessere, la salute e l’economia. “Quello che emerge chiaramente dal documento di Vision è che senza agire non riusciremo a rimanere competitivi,  che lo spopolamento delle valli può essere prevenuto soprattutto portando opportunità concrete e che il contrasto al cambiamento climatico passa attraverso azioni di adattamento che richiedono conoscenza e competenza. Solo investendo in ricerca, formazione e trasferimento tecnologico si potrà essere pronti a reagire ad un mondo che cambia sempre più in fretta e garantire alle future generazioni lo stesso tenore di vita di cui abbiamo potuto godere noi”.

La moderatrice Maria Concetta Mattei ha letto il messaggio dell’europarlamentare Paolo De Castro, nel quale ha sottolineato che “innovazione e ricerca sono da sempre nel Dna dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige -Fondazione Edmund Mach che quest’anno, nel 145esimo anno dalla sua nascita, si conferma centro di eccellenza per la formazione di giovani studenti e lo sviluppo di tecniche finalizzate all’agricoltura e la zootecnia. Un hub internazionale dove conoscenza e didattica, sperimentazione e storia si intrecciano nel quotidiano per trasferire in campo sempre nuove soluzioni di crescita del settore”.

Lectio magistralis di Davide Rondoni. E’ seguita la lectio magistralis di Davide Rondoni, poeta, drammaturgo e scrittore,  intitolata “La poesia nel mondo. Gli innesti tra meraviglia e fragilità” nel corso della quale, ha sottolineato l’importanza della parola, del linguaggio, della metafora poetica fondamentale per comunicare  la verità della propria esperienza, anche in campo scientifico.  “L’amore è l’unica forza che vince il tempo” ha spiegato Rondoni ripercorrendo  i grandi della letteratura, da Dante a Montale per arrivare a Neruda. Con un appello ai giovani: “leggete qualche poesia,  ammirate le opere d’arte, altrimenti la ricerca scientifica diventa cieca”.

A seguire è presentata, nel chiostro del monastero, la botte scolpita per l’occasione del 145° anniversario.

Botte  145°. La botte in legno di rovere dedicata al 145° anniversario  di fondazione dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige è stata realizzata dallo scultore trentino Egidio Petri. Si tratta della 17esima botte che va ad affiancare le 16 botti storiche presenti nella cantina storica che ripercorrono i grandi momenti e personaggi caratterizzanti la vita dell’Istituto in questi  145 anni di storia (congressi, gemellaggi, personaggi, ecc).

Una tradizione, quella delle botti intarsiate, che è iniziata per l’Istituto di San Michele negli anni Cinquanta. L’ovale, che misura cm 100 x 150 – sul quale è scolpito E P, il monogramma dell’artista, ripercorre in forma circolare le attività e i comparti nei quali opera la Fondazione Edmund Mach: la formazione scolastica e universitaria rappresentate rispettivamente dal libro e dal tocco, la ricerca e la sperimentazione presenti con il microscopio e le ampolle e via via, in senso orario, i diversi comparti nei quali la FEM è attiva anche sotto il fronte della consulenza tecnica. Ecco dunque, le montagne e le foreste trentine, la zootecnia, la risorsa idrica e il settore ittico, l’apicoltura e i comparti agricoli della frutticoltura, della viticoltura e dei piccoli frutti. Poi c’è l’enologia  rappresentata dal bicchiere di vino, con la duplice funzione di rappresentazione anche il campo “alimentazione” , ovvero il terzo settore di azione FEM assieme all’agricoltura e all’ambiente. La Fondazione Mach sempre a cavallo tra tradizione e innovazione, quest’ultima rappresentata  dal drone, ma anche dal frutteto in parete, modello di sperimentazione messo a punto dalla FEM che proietta la frutticoltura nel futuro. C’è  l’internazionalizzazione rappresentata dalla cartina del mondo ma anche  l’attenzione al territorio: il Trentino che “sboccia” da una foglia di vite, il logo simbolo del 145°.

La torta del 145° e il primo posto al concorso nazionale del Riesling 2019. L’evento si è concluso con un pranzo, il taglio della torta dedicata al 145° e l’omaggio a tutti gli intervenuti del bicchiere con il logo del 145° anniversario (foto). E proprio nel corso del pranzo è arrivata la notizia del primo posto per FEM nel concorso nazionale del Riesling 2019 con Trentino doc Riesling 2018.

Porte aperte 10 novembre. Domenica 10 novembre porte aperte ad ingresso libero al campus FEM, in programma dalle 10 alle 17. 500 persone, di cui  250 dipendenti tra docenti, ricercatori e tecnici e 260 studenti, sono pronti per accogliere i visitatori e spiegare le tante attività che vengono svolte in questa cittadella dell’agricoltura. Sono previste visite guidate, aperitivi scientifici, punto agricoltura di precisione, area animali con vacche pecore, capre e cavalli, laboratori e attività dimostrative, spazio bambini con 1000 palloncini e una entusiasmante caccia al tesoro e tante simpatiche iniziative per avvincere i bambini alla ricerca come ad esempio gli studi sulla zanzara tigre. Ma non è tutto. Studenti e docenti propongo un percorso di abbinamenti con i vini della FEM e i prodotti agroalimentari preparati dagli studenti, nel  laboratorio sensoriale si propone un assaggio di formaggi dei quali sarà chiesto di esprimere un punteggio di gradimento, presso il parco del campus, si potrà assistere a dimostrazioni di Tree climbing, la tecnica di arrampicata sugli alberi. Ci sarà anche l’iniziativa del C3A “Universitario per un’ora” rivolta agli adulti e ai bambini. Ci saranno i piatti con le specialità  della tradizione trentina  dalla polenta al tortel di patate, ma anche un tendone riscaldato ricco di dolci, bevande calde, e il  vino della FEM servito in un  elegante bicchiere a ricordo del 145 ° e le immancabili caldarroste della cooperativa castanicoltori del Trentino Alto Adige. Il campus sarà addobbato a festa con gli allestimenti curati dal Dipartimento istruzione post secondaria.