NUTRIZIONE E LONGEVITÀ: LA DIETA GIUSTA PUÒ RIDURRE CADUTE, MALATTIE E DECLINO COGNITIVO NELL’ANZIANO

L’alimentazione può fare la differenza tra un invecchiamento in salute e il declino fisico e cognitivo. Secondo recenti studi che saranno illustrati durante il prossimo Congresso Nazionale della SINuC, una dieta ricca di proteine e nutrienti essenziali, ma povera di calorie e zuccheri, rappresenta l’arma più efficace per contrastare la perdita di massa muscolare e densità ossea, riducendo significativamente il rischio di cadute, patologie legate all’età e demenza.

PROTEINE: I QUANTITATIVI VANNO RIVISTI AL RIALZO – Un dato particolarmente significativo emerge da uno studio del 2023: le raccomandazioni standard potrebbero non essere sufficienti. Gli over 50 potrebbero necessitare di quantità maggiori grammi di proteine al giorno per mantenere la massa muscolare, specialmente se praticano attività fisica, sino al doppio di quanto generalmente raccomandato. Poiché l’utilizzo delle proteine diminuisce oltre i 60 anni, il fabbisogno proteico aumenta con l’età, arrivando a 0,9-1,1 g/kg di peso corporeo. Questo può essere soddisfatto consumando carne, in particolare pollame, pesce, latte e latticini ma tenendo anche conto di contingenti problemi di masticazione e di condizioni che possono portare a problemi di deglutizione e disfagia. Problematiche comuni che possono essere affrontate con strategie da definire con dietisti specializzati.

Con l’invecchiamento della popolazione, l’approccio nutrizionale diventa sempre più centrale nella prevenzione del declino funzionale e cognitivo. La dieta non è solo carburante per il corpo, ma anche protezione per il cervello: sia i meccanismi programmati dell’invecchiamento che i processi stocastici sono influenzati dalla nutrizione.

Una ricerca del 2019 [1]ha dimostrato che gli anziani con obesità che seguivano una dieta iperproteica e ipocalorica hanno registrato una maggiore perdita di peso mantenendo al contempo la massa muscolare, migliorando la qualità ossea e i marcatori di longevità, con conseguente riduzione del rischio di mortalità.

LA SFIDA DEMOGRAFICA E IL RUOLO CRUCIALE DELL’ALIMENTAZIONE

L’invecchiamento della popolazione occidentale rappresenta una delle maggiori sfide per la sostenibilità dei sistemi sanitari, gravati dal carico delle cronicità. “Attualmente circa il 9% della popolazione europea ha più di 65 anni, percentuale che si prevede salirà al 25% entro il 2050. Quasi il 50% dei decessi prematuri è direttamente legato allo stile di vita, in particolare alla dieta” sottolinea il Prof. Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC. “La sindrome metabolica che aumenta il rischio di sviluppare diabete e le sue complicanze può colpire fino al 75% della popolazione oltre i 60 anni. Ma gli anziani sono anche particolarmente vulnerabili a numerose condizioni: declino sensoriale (riduzione o perdita dell’udito, problemi di vista), malattie cardiovascolari, diabete mellito, depressione, demenza, sarcopenia, broncopneumopatia”.

LA DIETA PROTEGGE ANCHE IL CERVELLO – Una scoperta di fondamentale importanza riguarda l’impatto della nutrizione sull’invecchiamento cerebrale. Gli studi dimostrano che lo sviluppo di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, malattie neurodegenerative, deterioramento cognitivo e demenza può essere rallentato o addirittura prevenuto da regimi nutrizionali come la Dieta Mediterranea. Al contrario, diete malsane – come quelle ricche di grassi, le diete occidentali – accelerano l’invecchiamento cellulare, esacerbano lo sviluppo di malattie legate all’età e accorciano la durata della vita.

PRESERVARE I MUSCOLI, IL SEGRETO DI LUNGA VITA – Una ricerca del 2019 ha dimostrato che gli anziani con obesità che seguivano una dieta iperproteica e ipocalorica hanno registrato una maggiore perdita di peso mantenendo al contempo la massa muscolare, migliorando la qualità ossea e i marcatori di longevità, con conseguente riduzione del rischio di mortalità.

Gli adulti over 65 dovrebbero seguire un’alimentazione povera di zuccheri e ricca di alimenti vegetali e di una varietà di nutrienti, una dieta super GREEN. La dieta mediterranea e quella vegetariana (con adeguato apporto proteico da fonti vegetali) rappresentano modelli alimentari efficaci per raggiungere questi obiettivi [2].