MIRABELLI (PD): NON SOTTOVALUTARE M5S E LEGA

“La Lega è molto attenta alla giustizia e molto giustizialista sui deboli e sui reati predatori. M5S, invece, ha un atteggiamento molto più rigido e giustizialista. Lega e M5S, pur avendo visioni molto diverse tra loro e che faranno fatica a tenere insieme, sono riusciti a vanificare leggi di civiltà importanti che avevamo avviato nella scorsa legislatura e che riguardano la riforma penitenziaria e la riforma della giustizia riparativa, bloccandole”.

 

Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, Vicecapogruppo PD al Senato, intervenendo al dibattito “Per lo Stato di diritto. Giustizia e Legalità al tempo dei populismi” alla Festa dell’Unità in corso a Milano.

 

“Bisogna stare molto attenti a liquidare le forze al Governo come incapaci. Non penso che possiamo sottovalutare o prendere poco sul serio Lega e M5S per come si presentano perché mentre pensiamo che chi sta al Governo non sia capace, succede ad esempio che loro attacchino la magistratura in maniera molto pesante (con le dichiarazioni di Salvini che spiega che le inchieste sul suo conto sono medaglie e comunque il popolo è dalla sua parte), oppure che aggrediscano la libertà di stampa, dando segnali molto chiari ai giornalisti. – ha affermato Mirabelli – Per la prima volta nella storia c’è un Governo che è riuscito a fare talmente tante pressioni su un’autorità autonoma come la Consob da costringere il Presidente (che dovrebbe garantire i cittadini e non il Governo) a darne le dimissioni. Chi fa questo ha un’idea di democrazia simile a Orban, Erdogan e Putin, in cui non c’è spazio per organismi terzi e per le opposizioni ma chi vince comanda e prende tutto”.

 

Rispetto al tema della lotta alla mafia, il senatore Mirabelli – che nella scorsa legislatura è stato capogruppo del PD nella Commissione Parlamentare Antimafia – ha sottolineato che “Salvini quando parla delle norme antimafia si capisce che non sa di cosa sta parlando, come ad esempio ogni volta che annuncia una riforma per i beni confiscati e non si accorge che è stata appena fatta con le modifiche al Codice Antimafia, su cui la Lega aveva votato contro”.

“Contrariamente alla scorsa legislatura, – ha proseguito Mirabelli – nell’attività del nuovo Governo è evidente che la lotta alle mafie non è una priorità. Per la Lega, infatti, il problema è la ricerca del consenso e questo lo si ottiene dicendo ai cittadini che il nemico ce l’hanno sotto casa e sono i poveri, i migranti, i piccoli delinquenti che si vedono. Questo atteggiamento rispetto alla lotta alla mafia è preoccupante perché non è sufficiente”.

“La lotta alla mafia – ha concluso Mirabelli – non la si può delegare: se non c’è un’opinione pubblica e pubblici amministratori avvertiti e consapevoli dei rischi della mafia e un coinvolgimento di tanti nella lotta contro le mafie, le armi sono spuntate. Oggi, invece, il messaggio che dà il Governo è che il pericolo per la sicurezza non sono le mafie e le organizzazioni criminali ma i migranti, soprattutto quelli che arrivano con i barconi. Questo è un messaggio tranquillizzante per i mafiosi”.