Migranti, naufragio al largo delle coste della Sardegna

Il viaggio su un barchino per raggiungere la Sardegna di un gruppo di algerini si è trasformato in tragedia. Il motore si è bloccato e il barchino è rimasto alla deriva a pochi chilometri dall’Isola del Toro, vicino a Sant’Antioco, sulla costa sud occidentale dell’isola.

 

Tre migranti sono stati soccorsi, i cadaveri di due giovani sono stati ripescati in mare e si sospetta che in acqua ci siano ancora altri dispersi. Sono in corso le ricerche in mare da parte di Guardia costiera e Guardia di finanza italiane, mentre a terra stanno lavorando carabinieri e polizia. I migranti non avrebbero atteso l’arrivo dei soccorsi, tuffandosi in mare per raggiungere la costa a nuoto.

E si è così trasformato in tragedia il viaggio su un barchino per raggiungere la Sardegna di un gruppo di algerini. Le ricerche proseguono anche oggi e saranno intensificate anche con l’intervento dei mezzi aerei. Tutto lo specchio di mare sarà perlustrato e sarà controllata tutta l’area in cui avvengono gli sbarchi. In settimana la Capitaneria aveva avviato le ricerche di un’altra imbarcazione con 14 migranti a bordo. Anche in quel caso un gruppo di algerini arrivati in Sardegna aveva dichiarato di essere partito insieme ad altre barche: una aveva fatto ritorno in Algeria, dell’altra si erano perse le tracce. Le ricerche subito avviate non avevano dato alcun esito.

I migranti, approfittando delle buone condizioni del mare, partano da Annaba, nel nordest dell’Algeria, verso le coste del sud Sardegna, a bordo di barchini in legno con motori fuori bordo. Il viaggio dura circa 12 ore e poi approdano nelle coste della Sardegna, tra Sant’Antioco, Teulada, Sant’Anna Arresi. Solo la settimana scorsa ne sono arrivati 63. Anche ieri il barchino evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, potrebbe aver percorso la stessa rotta, ma il viaggio si è trasformato in tragedia.