Lega Italiana Contro l’Epilessia esprime la propria opinione riguardo la possibile causa di morte del rapper americano Juice Wrld

È morto misteriosamente Juice Wrld, l’emergente rapper statunitense. Aveva solo 21 anni. Sul decesso, definito genericamente “un’emergenza medica”, sta indagando la polizia nell’Illinois. Secondo fonti ospedaliere, le cause della morte sono finora sconosciute. 

Ansa

 

Il Prof. Oriano Mecarelli, Presidente Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE), Dipartimento Neuroscienze Umane Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I di Roma, interviene in merito alla scomparsa del ventunenne rapper americano Juice Wrld che sarebbe avvenuta a causa di una crisi epilettica all’aeroporto di Chicago, come riportato anche da numerosi articoli pubblicati dalle principali testate giornalistiche italiane.

“Come già avvenuto questa estate con le notizie diffuse a seguito della scomparsa del giovane attore americano Cameron Boyce, in cui si parlava di decesso a causa di una crisi epilettica durante il sonno, intendiamo ribadire che è impossibile al momento conoscere i dettagli dell’accaduto e quindi dimostrare la veridicità di quanto diffuso dai media finora. Per non creare eccessivi allarmismi è bene quindi chiarire quale sia il rischio di mortalità nelle persone con epilessia. In effetti le persone con epilessia sono esposte a un lieve maggior rischio di mortalità rispetto a quelle senza epilessia, ma va innanzitutto sottolineato che le morti possono essere messe in relazione o con la malattia di base (malattie metaboliche geneticamente determinate, tumori cerebrali, etc.) o con incidenti dovuti alle crisi stesse, quali l’annegamento, il soffocamento da cibo inalato, i traumi cranici conseguenti a caduta, gli stati epilettici non controllati, etc.

“È segnalato inoltre – prosegue il Professor Mecarelli – anche un rischio leggermente aumentato di suicidio, spesso conseguenza della depressione e della discriminazione sociale. Merita invece una menzione a parte la SUDEP (Sudden Unexplained Death in Epilepsy), cioè la morte improvvisa e inaspettata in persone con epilessia. Si tratta di un evento molto raro, più frequente negli adulti , che globalmente interessa circa 50.000 casi/anno a livello mondiale. Sono considerati maggiormente a rischio di SUDEP le persone che soffrono di forme di epilessia particolarmente farmacoresistenti, con crisi molto frequenti, ma in realtà essa può manifestarsi anche in giovani-adulti con un’epilessia abbastanza ben controllata. I meccanismi che determinano la SUDEP non sono a tutt’oggi ben conosciuti ma si ritiene che si tratti di un fenomeno conseguente ad alterazioni cardio-respiratorie secondarie alla crisi stessa. Sulla base di questi dati è intuibile l’importanza della corretta assunzione della terapia, per ottenere il miglior controllo possibile delle crisi. In tutti i casi l’epilettologo di riferimento valuterà i rischi e concorderà con il paziente e/o i familiari le eventuali precauzioni da adottare per minimizzare il più possibile i rischi, cercando di interferire il meno possibile con la qualità di vita del paziente stesso”.