I Radicali hanno consegnato una sveglia al Governo Meloni per dichiarare che il tempo dei diritti è scaduto

Un anno di diritti negati, un anno sprecato tra provvedimenti populisti ed inefficaci, un anno senza una legge sul consumo di suolo, sul contrasto alla povertà, sulla transizione ecologica ed energetica, sui debiti dello stato nei confronti delle imprese. Un anno di diritti negati su aborto e sex work.

I Radicali Italiani hanno consegnato questa mattina, fuori dal Teatro Brancaccio, un cesto di sveglie rotte alla Premier Giorgia Meloni.

L’On. Donzelli ha ritirato il cesto.

“È passato un anno dal giuramento del Governo Meloni”, dichiara Massimiliano Iervolino, Segretario dei Radicali Italiani, “e sui diritti non è stato fatto nulla. Nulla sui diritti degli imprenditori, che aspettano ancora dallo stato 60 miliardi di crediti, nulla sulla povertà, nulla sui diritti delle sex worker, vessate da divieti e sanzioni, nulla sulla legge 194, che non garantisce un vero diritto all’aborto, nulla sull’energia, che continua ad essere ostacolata dalla burocrazia e da assurdi conflitti istituzionali tra Stato e Regioni, nulla sulla tutela del suolo come risorsa. Siamo stati questa mattina al Teatro Brancaccio non per protestare, ma per proporre. Abbiamo depositato in cassazione 6 leggi di iniziativa popolare su questi temi, siamo in giro per tutte le piazze d’Italia per raccogliere le firme per portarle in Parlamento. Abbiamo portato le nostre sveglie per dire che il tempo dei diritti è scaduto.”

Domani, lunedì 23 ottobre, i Radicali Italiani faranno suonare le sveglie contemporaneamente in 6 piazze italiane. I Radicali Italiani stanno raccogliendo le firme per le 6 leggi di iniziativa popolare depositate in cassazione. Una proposta per ogni piazza: Milano (povertà), Roma (energia), Torino (consumo di suolo), Bologna (sex work), Modena (Aborto), Mestre (debiti PA).