Fa’ la cosa giusta! da 20 anni la voce della sostenibilità

«C’è perfino il punto esclamativo: “Fa’ la cosa giusta!” è una fiera, un luogo di incontro, scoperta e condivisione. Ma il suo nome è anche un esortativo e un imperativo. Restituisce la responsabilità e il gusto di scegliere. Anche allora, vent’anni fa, quando la fiera è nata, non si poteva restare con le mani in mano di fronte alla desertificazione della terra e delle relazioni, all’espandersi delle carestie e delle guerre. Si doveva passare dal dire al fare: l’urgenza è un imperativo etico. Questa è la cifra delle pagine che seguono: le scelte, individuali e collettive, viste attraverso le parole che hanno attraversato questi vent’anni».

Inizia così “Dal dire al fare”, l’inedito glossario di Fa’ la cosa giusta! per festeggiare i suoi 20 anni e raccontare, attraverso 80 parole essenziali, come sono cambiate le idee e le prassi dal 2004 a oggi in fatto di sostenibilità ambientale e sociale. Uno strumento messo a disposizione di tutti per scoprire come le parole sono cambiate, si sono evolute, talvolta si sono smarrite e ritrovate, e per raccontare i comportamenti, le esperienze, i progetti e i prodotti che rendono visibile che “un altro mondo è possibile”. A questo link è possibile scaricare il glossario: https://www.falacosagiusta.org/area-stampa/

 

Fa’ la cosa giusta! festeggia 20 anni: il filo rosso di questa edizione – organizzata dalla casa editrice Terre di mezzo – è “Rendere visibile l’essenziale”, che si ispira alla famosa frase del Piccolo Principe di Saint-Exupéry. Anche le immagini che accompagnano la campagna promozionale e che “vestono” la fiera sono tratte quest’anno dalla straordinaria edizione italiana del Piccolo Principe ad opera dell’illustratrice Valeria Docampo e di Terre di mezzo Editore.

 

La fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili occupa due padiglioni per un totale di 32mila quadri con 475 realtà espositive divise in 8 sezioni tematiche dedicate ai diversi ambiti della vita quotidiana: Turismo consapevole, grandi cammini e outdoor; Critical fashion; Mangia come parli, Abitare green; Il pianeta dei piccoli; Cosmesi naturale; Area vegan, Pace e partecipazione: https://www.falacosagiusta.org/la-fiera/le-aree-tematiche/

 

Ricco e articolato il programma culturale di incontri, laboratori, mostre fotografiche, degustazioni e spettacoli, che accompagna i tre giorni di fiera. Oltre 350 appuntamenti da scegliere in base ai propri gusti e interessi: https://www.falacosagiusta.org/la-fiera/programma-culturale/

 

Apre gli incontri di questa edizione l’appuntamento di venerdì 22 marzo (ore 11) con Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, oltre che inviato speciale del Papa per la pace in Ucraina. Con lui parleremo del perdono come possibile strumento per costruire la storia. “Pace e partecipazione” è una delle 8 sezioni di Fa’ la cosa giusta che accompagnano la fiera fin dal suo esordio.

 

Un importante spazio in fiera è dedicato alla scuola: la giornata del venerdì prevede come di consueto attività pensate ad hoc per gli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di stimolare la loro curiosità e accrescere le competenze sui temi della sostenibilità ambientale e sociale.

E al mondo di insegnanti e studenti è anche dedicato “SFIDE – La scuola di tutti”: oltre 70 gli appuntamenti che offrono formazione certificata a docenti e personale scolastico, ma anche a genitori, grazie al coinvolgimento di esperti da tutta Italia. “Presenti! Insegnare insieme” è il titolo dell’edizione di quest’anno, per cui si conferma la collaborazione con Edizioni Centro Studi Erickson e MCE (Movimento di Cooperazione Educativa). Tra i temi affrontati: i grandi maestri dell’educazione con le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Alberto Manzi e Danilo Dolci; l’uso dell’intelligenza artificiale a scuola; la formazione e il benessere degli insegnanti che iniziano il loro percorso professionale; libri illustrati, web radio, coding e robotica: gli strumenti didattici innovativi; disabilità, violenza di genere, inclusione: come combattere gli stereotipi in classe. Per partecipare agli eventi di SFIDE è necessario iscriversi e acquistare il biglietto d’ingresso sull’apposito sito sfide-lascuoladitutti.it.

 

Un altro evento nell’evento è l’ormai famosa “Fiera dei Grandi Cammini”: 3 giorni di incontri e un’ampia esposizione di stand dedicati alle proposte di cammini, cicloviaggi e turismo consapevole che valorizzano le comunità, i patrimoni territoriali, culturali, naturali ed enogastronomici.

La Fiera dei Grandi Cammini è l’occasione per raccontare per esempio i nuovi cammini per raggiungere Santiago de Compostela, come il Cammino d’Inverno e quelli del Primitivo e del Salvador, oppure novità assolute nell’ambito dei pellegrinaggi italiani, come il marchigiano Cammino dei Cappuccini e il calabrese Cammino di San Francesco di Paola, e ancora le strategie per affrontare percorsi impegnativi come l’epica competizione valdostana del Tor de Géants.

Venerdì 22 alle 12 interverrà la ministra del Turismo Daniela Santanchè per presentare gli investimenti del governo sui cammini italiani, anche in vista del Giubileo del 2025, e firmare un protocollo di intesa con l’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Numerose le Regioni presenti per raccontare la sostenibilità del viaggiare lento: Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana Promozione Turistica, Umbria, Piemonte, Abruzzo, Lazio, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Anche quest’anno sarà presente il Club alpino italiano, che presenterà il nuovo portale per l’escursionista, con il quale sarà possibile prenotare nei rifugi del Cai e nei principali punti tappa dei Cammini italiani, e “Acqua sorgente”, progetto di “citizen science” per identificare e monitorare le sorgenti d’acqua che si trovano lungo i sentieri. Nello stand di 150 mq allestito nel Padiglione 3, i visitatori troveranno una parete di arrampicata a disposizione di bambini e ragazzi, il prototipo del nuovo bivacco eco-sostenibile del Cai e uno spazio incontri nel quale si terrà un fitto programma di appuntamenti incentrati su un approccio alla montagna rispettoso dell’ambiente, responsabile, inclusivo e consapevole dei mutamenti conseguenza della crisi climatica.

Il Cai è una delle realtà che partecipa alla presentazione in fiera di “Cammini Aperti”, iniziativa nazionale del 13-14 aprile, promossa congiuntamente dalle Regioni italiane in collaborazione con il Ministero del Turismo e facente parte del progetto “Scopri l’Italia che non sapevi – Viaggio italiano”: 42 escursioni, 2 per ogni Regione e Provincia autonoma, a cui potranno prendere parte, previa iscrizione gratuita su https://www.italia.it/it/viaggio-italiano, oltre 2.000 partecipanti.

 

All’interno della fiera si inseriscono i Social Cohesion Days, festival nato nel 2014 da un’idea di Fondazione Easycare, organizzazione non profit italiana che da 15 anni si occupa di studiare i mutamenti sociali in atto nella società, disegnare modelli di policy e di welfare e promuovere il dibattito sui temi dell’attualità sociale. L’obiettivo di Social Cohesion Days è aprire e nutrire il dibattito sulla coesione sociale e delineare nuovi modelli e azioni per il benessere sociale in Italia. Dal 2023 i Social Cohesion Days sono ospiti e partner di Fa’ la cosa giusta! e sono alla loro quinta edizione. Tra gli appuntamenti dedicati si segnalano il convegno sulla Riforma della non autosufficienza e l’approfondimento sulla sfida ecologica e digitale per le organizzazioni complesse.

 

L’area dei Social Cohesion Days ospita l’incontro con l’attore e scrittore Marco Paolini che, con il suo Cantiere Fabbrica del Mondo, racconta storie sulla terra che si è inceppata; sulla biosfera che è anche un’antroposfera di animali, piante, pietre, dighe, plastiche, bombe, rigassificatori, barconi, treni e ferri da calza; sulle interconnessioni che fingiamo di non vedere; sui problemi e sulle soluzioni, senza purismi e moralismi.

Altro volto noto in fiera è Giovanni Storti, per il quale “fare la cosa giusta è ridurre al minimo gli sprechi e i propri desideri”. Il noto attore comico, oltre che appassionato ortista, regala al pubblico il dialogo “Chiedimi se la mia terra è felice!” con Miharisoa Rakotovao, referente dell’associazione TsiryParma in Madagascar, impegnata nella tutela della foresta di Vohidahy con il progetto “Custodi della foresta” sostenuto dalla fiera: https://www.falacosagiusta.org/2024/riconoscere-il-valore-dei-relatori-di-fa-la-cosa-giusta-generando-nuovo-valore/

In questa edizione sono protagoniste anche diverse mostre, partendo da “100 Afriche”, che raccoglie centro immagini pubblicate da Africa Rivista per raccontare storie, di luci e di ombre, ignorate dalla stampa mainstream, invitando a guardare il “continente vero” con occhi nuovi.

Tra le mostre segnaliamo “Wild City. Storie di natura urbana”, esposizione interattiva organizzata dal MUSE, Museo delle Scienze di Trento, un viaggio negli ecosistemi urbani tra minacce, opportunità, adattamenti e nuove forme di coesistenza, raccontate anche grazie ad attività ludiche pensate per grandi e piccoli.

Ad accompagnare i bambini di tutte le età alla scoperta del mondo marino c’è lo Spazio Marea curato dall’Area Marina protetta di Miramare dove è allestita la mostra “Dentro e fuori l’acqua”. Attraverso le fotografie, i piccoli visitatori possono esplorare l’ambiente di marea, diviso tra mondo terrestre e marino, e scoprire le sfide che ogni giorno gli abitanti di questo ambiente “estremo” devono affrontare per sopravvivere.

I bambini inoltre, per la prima volta, avranno uno spazio dedicato in esclusiva per loro anche all’interno della sezione Turismo: è lo Spazio Foresta, dove vestire i panni di piccoli falegnami per costruire un rifugio per ospitare piccoli insetti partendo da materiali del bosco e scarti di falegnameria.

Dalla natura alla città: sono molti gli incontri dedicati a guardare con nuovi occhi i luoghi che abitiamo.

Nel nuovo spazio ideato per gli editori, viene presentato il volume “Mamme ribelli. Le donne che in Italia lottano per la salute dei figli di tutti”, che racconta l’impegno delle mamme contro l’inquinamento dei territori e il saccheggio ambientale. Vengono da tutta Italia, come le Mamme No Pfas del vicentino, le Mamme Volanti di Brescia, i Genitori Antismog di Milano, le donne di Taranto.

Si passa al “Femminismo di periferia” con la scienziata ambientale Martina Miccichè, che esplora la periferia in tutte le sue sfaccettature: come oggetto e soggetto, ambiente sociale, costruzione, spazio di espulsione e identità; riflettendo sul concetto di centro (geografico e di potere), sugli stereotipi di genere, sulla crisi climatica.

Con l’ingegnere ambientale ed energetico Giovanni Mori si può assistere alla conferenza-spettacolo “Le città invivibili”: un viaggio ironico che in una sola ora fa ripensare al modo in cui vivere gli spazi urbani, per rimettere le persone al centro e salvare il pianeta.

“I Migranti mappano l’Europa” è una mostra che sposta il punto di vista sulle città europee, guardandole dalla prospettiva di chi sta cercando di abitarle. Milano, Napoli, Bologna, Parigi e tante altre: 200 mappe in tutto rappresentate attraverso lo sguardo dei migranti, che tratteggiano i luoghi più significativi, i percorsi più frequenti, gli spazi abitati, i punti scelti come riferimenti e quelli considerati inaccessibili. Un invito all’accoglienza e uno spunto per ricostruire.

 

Rimanendo fedeli al tema delle “città da vivere”, si può dare uno sguardo a “Fa’ la cosa giusta OFF”, che indica gli eventi collaterali alla fiera organizzati in altri luoghi, come “Urbanismo tattico in via Graff”: nella mattinata di domenica 24 chiunque desideri può unirsi ai volontari di WAU! Milano per un progetto partecipato di riconversione degli spazi. L’obiettivo è colorare tutta la via e trasformarla così in una “strada scolastica”, per garantire più sicurezza in entrata e uscita dalla scuola, creare nuovi spazi di aggregazione sociale, rispondere ai desideri degli studenti.