DIRITTI, RADICALI: APPELLO PER PDL POPOLARE SU MATRIMONIO EGUALITARIO E ADOZIONI GAY E SINGLE

“Abbiamo scritto una lettera aperta con un appello a realtà diverse per unire le forze e lanciare i progetti di legge di iniziativa popolare su matrimonio egualitario e adozioni da parte di coppie omogenitoriali e single”, lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani. Nella lettera, che è stata indirizzata a Enrico Letta, Giuseppe Conte, Benedetto Della Vedova, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Angelo Bonelli, Vincenzo Maraio, Roberto Speranza, Federica Vinci e Andi Shehu si legge:

 

“L’affossamento del cosiddetto DDL Zan ha provocato una reazione popolare molto forte, che dimostra quanto la tematica dei diritti – della parità dei diritti – sia divenuta parte fondante della nostra democrazia e di una parte molto rilevante di cittadini italiani. L’applauso volgare dei Senatori, che esultavano come allo stadio in seguito alla bocciatura della legge, ha lasciato un segno nefasto molto di più di quanto lo lasci l’interruzione del percorso legislativo. Un segno che provoca in molti di noi indignazione, che deve divenire azione e mobilitazione. Per questo ci permettiamo di scriverti, per proporvi di dare un obiettivo politico tangibile, concreto, immediato, di modernizzazione e progresso del Paese, proprio sui temi dei diritti della complessa comunità LGBTQI+. Se l’Italia, come altri Paesi europei, approvasse il matrimonio egualitario (il matrimonio per tutti) compirebbe un passo avanti sostanziale e fondamentale nella equiparazione di diritti e doveri, indipendentemente dalla tipologia di coppia che decide liberamente di sposarsi. Se l’Italia consentisse l’adozione di bambini anche alle coppie omogenitoriali e ai single compirebbe un passo avanti sostanziale nel fornire a tutte le coppie e a tanti bambini senza genitori, la possibilità di costruire un futuro comune di crescita e di felicità. Questi due provvedimenti che potremmo, insieme, proporre con progetti di legge di iniziativa popolare, con le firme dei cittadini, sarebbero una risposta capace di convogliare le tante energie positive che ci sono nel nostro Paese; una risposta che aprirebbe nel Paese e in Parlamento una stagione di dibattito e di riforme sui diritti, che da sempre – come sai – alimentiamo con le nostre proposte e le nostre iniziative”.