Crescita, S&P lascia invariato il rating dell’Italia

Standard and Poor’s lascia invariato il rating dell’Italia a BBB con outlook negativo. Un’inversione di tendenza sul fronte delle riforme e una volatilità della domanda esterna hanno spinto l’economia italiana in recessione: lo afferma Standard and Poor’s, sottolineando come il debito pubblico sia in rialzo e il debito privato in calo.

 

In Italia sia per il governo che le banche si registra “un marcato deterioramento delle condizioni finanziarie esterne”: lo afferma Standard and Poor’s, secondo cui “i continui cambiamenti politici indeboliscono il potenziale di crescita” del nostro Paese. L’agenzia di rating sottolinea inoltre come l’economia italiana sara’ in una fase di stallo quest’anno e come le politiche del governo rischiano di rafforzare la rigidita’ dei salari e del mercato del lavoro.

“Dovremo migliorare sicuramente ma per il momento va bene così”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, interpellato a margine del forum Belt and Road a Pechino, sulla scelta di Standard & Poor’s di lasciare invariato il rating dell’Italia a BBB. “Ce lo aspettavamo”, aggiunge rispetto al giudizio dell’agenzia di rating.

La conferma del rating sovrano italiano da parte di Standard and Poor’s di venerdì sera, seppure corredata da molte critiche all’esecutivo e previsioni non brillanti per il 2019, porta giù lo spread fra Btp e Bund.
All’avvio il differenziale scende a 253 punti contro i 260 della chiusura di venerdì e contro il massimo di 271 punti toccato giovedì. Il rendimento del decennale italiano cala al 2,53%.