Coronavirus e carceri, Radicali: dopo le 14 morti di detenuti per overdose, il governo fornisca relazione

Invitiamo il presidente del Consiglio dei ministri Conte e i ministri Bonafede e Speranza a riflettere su un dato: tutti i 14 detenuti morti a seguito dei disordini scoppiati nelle carceri italiane nei giorni scorsi sono deceduti per intossicazione da metadone e psicofarmaci sottratti agli ambulatori durante le rivolte.

 

Questo dato è la spia di un’inadeguata assistenza sanitaria all’interno delle strutture di detenzione, che come radicali denunciamo da sempre. I trattamenti farmacologici che i Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), fuori dal carcere, assicurano a oltre la metà dei pazienti, evidentemente non sono applicati con altrettanta efficacia all’interno delle case circondariali. Tuttavia la relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia non fornisce alcun dato quantitativo e qualitativo sui trattamenti attuati dai SerD in carcere.

Non solo: nelle tabelle che assegnano alle Regioni diversi punteggi sulla base dei trattamenti farmacologici, oltre a non esservi il dato relativo al numero di fruitori del servizio è a volte assente la Lombardia, che ha une delle popolazioni carcerarie più ampie del paese, mentre le informazioni su Abruzzo e Sardegna non sono rappresentative poiché troppo limitate, come sottolineato nella relazione stessa.

A Conte e ai ministri della Giustizia e della Salute chiediamo di fornire i dati relativi ai trattamenti farmacologici effettuati in ogni istituto penitenziario e di assicurarsi che la prossima relazione al Parlamento contenga sia esaustiva. La pandemia in atto ha dimostrato anche ai più scettici e refrattari che siamo tutti parte di un solo mondo, profondamente interconnesso ed è con questa consapevolezza che devono essere affrontati i problemi che affliggono le carceri italiani, troppo a lungo trattate – e spesso dimenticate – come se fossero un universo separato e distante dichiarano Giulia Crivellini, Tesoriera di Radicali Italiani e Giulio Manfredi, dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.