Commissariato Caltagirone: maltrattava la sua convivente, eseguita ordinanza degli arresti domiciliari

Maltrattava la sua convivente: in particolare, il predetto in più occasioni e in tempi diversi maltrattava la sua convivente, sottoponendola abitualmente a sofferenze sia fisiche, psicologiche, a vessazioni, privazioni e umiliazioni di ogni genere.

L’arrestato nel corso della loro convivenza, a partire dal mese di Giugno 2019, cominciava ad assumere un comportamento ossessivo, possessivo e morboso nei confronti della povera donna, privandola dei suoi spazi, impedendole di frequentare ed uscire con le amiche, chiudendola a casa portandosi le chiavi e il cellulare. Parimenti in più circostanze, nei momenti di rabbia e/o gelosia, con condotte reiterate, l’ha minacciata di morte, afferrandole il collo quasi a soffocarla, puntandogli il coltello alla gola oppure mediante un bastone.

Le lesioni subite hanno costretto la vittima a ricorrere più volte alle cure sanitarie. Tali vessazioni hanno avuto il loro culmine allorquando, pochi giorni orsono, la malcapitata è stata vittima dell’ennesimo atto di violenza posto in essere dal compagno; nell’occorso, dopo averla ripetutamente picchiata, le ha provocato diverse ecchimosi multiple, su tutti gli arti. Tale ultimo episodio si è verificato sotto la presenza del figlio minore della vittima e del nipote dell’uomo, anch’esso di minore età.

Gli indizi di colpevolezza delineati dall’attività posta in essere dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone coadiuvati dalla locale Procura della Repubblica, l’escalation della violenza e gli elementi probatori indicati, hanno consentito, alla locale A.G., di richiedere ed ottenere dal Tribunale, segnatamente dal Giudice per le indagini preliminari, l’emissione dell’Ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari, con la prescrizione di e non avere contatti diretti, telefonici o di qualsiasi altro genere (anche Social network), con persone diverse da quelle che con lui coabitano e da eventuali difensori.

Il predetto, dopo le formalità di rito è stato collocato in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione della locale A.G.