Bullismo e danneggiamento in una Scuola Superiore. Denunciati due alunni

Bullismo e danneggiamento a scuola. Dopo la denuncia di un docente di un istituto scolastico del capoluogo, concernente  il danneggiamento di  una parete di una classe, a mezzo bomboletta di vernice spray, la polizia avviava gli opportuni accertamenti dai quali emergeva che l’episodio era stato ripreso ed il relativo  video, dopo essere stato  pubblicato su un social network, era stato cancellato, nel tentativo  di eludere le indagini.

 

L’immediata attività di monitoraggio avviata a seguito della denuncia,  consentiva, tuttavia, di acquisire le immagini  prima della loro cancellazione e di estrapolare alcuni screenshot attraverso cui si perveniva  all’identificazione  di un alunno minore, di anni 16, frequentatore dell’istituto.

Nel corso delle indagini i poliziotti, coordinati dalla Procura per i Minorenni nella persona della Dott.ssa Rossana Venditti, acquisivano dalla rete un altro video a contenuto illecito, dal quale si rilevava un episodio, avvenuto nello stesso istituto scolastico, concernente atti di bullismo nei confronti di un alunno, ritratto nel mentre veniva deriso e fatto oggetto di sputi.

Da conseguenti indagini tecniche con l’escussione di persone informate sui fatti, emergeva che la vittima era, da tempo, sottoposto ad una perdurante persecuzione ad opera di un altro alunno,   un campobassano di anni 17.

Il “Bullo” tormentava la vittima con continui, avvilenti soprusi (ad esempio,  gli nascondeva il cellulare, gli prendeva a calci lo zaino) ed in un’occasione lo aveva  addirittura afferrato per la gola, mentre in un’altra circostanza gli versava addosso una bottiglietta colma d’acqua.

In conseguenza di quanto accertato, i due alunni sono stati denunciati dalla Polizia Postale e delle comunicazioni, rispettivamente per danneggiamento aggravato e per molestie. La Polizia Postale e delle Comunicazioni monitora costantemente il  fenomeno del cyberbullismo, in particolare sensibilizzando i giovani a un uso consapevole del web, evitando diffusioni di video od immagini offensive che, oltre a costituire un uso distorto e illecito, espongono il minore a responsabilità penali anche gravi.