TAORMINALFILMFEST, IL CIRS APRE LA 64ESIMA EDIZIONE NEL SEGNO DELLE DONNE

Maria Celeste Celi, presidente del Cirs, Comitato italiano reinserimento sociale, apre al teatro Vittorio Emanuele di Messina la sessantaquattresima edizione del Taormina FilmFest.

 

Un binomio inscindibile quello tra la rassegna cinematografica e il Cirs che ha coorganizzato la première con due obiettivi: ricordare le origini messinesi del TaorminaFilmFest che si svolgeva all’Irrera a Mare e puntare contemporaneamente l’attenzione sul progetto #1CASAPERILCIRS che raccoglie fondi per salvare la Casa Famiglia che da oltre trent’anni ospita donne vittime di violenza o in difficoltà insieme ai loro bambini.

Il Cirs è al fianco delle donne fin dalla propria costituzione, oltre mezzo secolo per difendere, tutelare e riabilitare socialmente.

Un messaggio di impegno e speranza quello di Maria Celeste Celiche da sempre promuove anche una corretta comunicazione sul fenomeno della violenza contro le donne. E’ troppo facile, purtroppo, negli ultimi tempi, assistere a iniziative che trattano il fenomeno come un business, quasi un marketing che segue le stesse modalità di comunicazione per la vendita di un qualunque altro tipo di prodotto.

Un commercio fatto di carne e principi e idee che allontana dalla percezione stessa di cosa sia violenza e di cosa non lo è. Violenza è – a esempio – anche sfruttare le loro storie per organizzare momenti di spettacolo.

Attualmente si assiste infatti in molti casi ad una strumentalizzazione dei fatti di violenza che vedono vittime le donne, a fini scandalistici e per fare audience nei format televisivi – e non solo – che trattano in modo sempre più morboso i fatti di cronaca. Il primo passo da fare per combattere la violenza di genere – afferma invece Maria Celeste Celi – è far sì che i media – tv, radio, web, giornali, social media – facciano una comunicazione appropriata che rispetti i diritti della persona.

Così come accaduto anche ieri per questa edizione 2018 della rassegna che ha anche una giura completamente formata da donne. La sessantaquattresima edizione si è aperta nel nome del regista appena scomparso Carlo Vanzina di cui è stato proiettato «Il cielo in una stanza». Ospiti d’onore Simona Izzo e Ricky Tognazzi, trent’anni d’amore e di set, che hanno voluto rendere omaggio alla Sicilia intera ricordando qualche gossip della rassegna sugli anni d’oro dell’Irrera a a Mare e il loro amore per l’Isola che hanno scelto come seconda casa, abitando a Favignana quando sono liberi da impegni lavorativi.

Alla serata, che ha visto in collegamento da Napoli Aurelio De Laurentis, ha partecipato anche il sindaco di Messina e della Città metropolitana Cateno De Luca che ha condiviso con Maria Celeste Celi la necessità per Messina di ritrovare la propria centralità in un cammino in cui ci si possa riappropriare insieme dell’orgoglio di appartenenza a una comunità che sappia coniugare cultura, solidarietà e bene comune.

 

Il programma del festival, diretto da Silvia Bizio e Gianvito Casadonte e con l’organizzazione, guidata da Videobank, grazie al general manager Lino Chiechio e all’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo, vanta fino al 20 luglio un nutrito programma fitto di première italiane e internazionali, ospiti d’eccellenza, documentari, corti e masterclass.

Le proiezioni e le masterclass del festival si terranno presso le sale del Palazzo dei Congressi. Fra gli oltre 50 film presentati, 14 anteprime mondiali, 12 anteprime europee e oltre 10 anteprime italiane, tra documentari e cortometraggi.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.