CGIA MESTRE: LA GUERRA COSTERA’ 929 EURO A FAMIGLIA

Mario Draghi

A oggi, gli effetti della guerra in Ucraina produrranno per l’anno in corso una riduzione del Pil di 24 miliardi di euro reali che corrisponde a una perdita di potere d’acquisto medio per ciascuna famiglia italiana pari a  929 euro. A livello territoriale le famiglie più penalizzate saranno quelle residenti in Trentino Alto Adige (-1.685 euro), nella Valle d’Aosta (-1.473 euro)  e nel Lazio (-1.279 euro) (vedi Graf. 1). A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.

In che modo si è arrivati a questi risultati ? Dal confronto tra le ultime previsioni di crescita del Pil realizzate prima dell’avvio del conflitto (gennaio di quest’anno) con le successive realizzate dopo l’invasione russa (aprile scorso), emerge che la diminuzione della ricchezza prodotta nel nostro Paese sarà dell’1,4 per cento. In termini assoluti il deterioramento della situazione economica generale provocherà una riduzione in termini reali del Pil pari a 24 miliardi di euro che, rapportati ai 25 milioni di famiglie presenti in Italia, si traduce in una perdita di potere d’acquisto per ciascun nucleo di 929 euro.

Queste stime, ovviamente, sono parziali e suscettibili di cambiamenti; la situazione che abbiamo vissuto in questi primi 3 mesi di conflitto, infatti,  potrebbe mutare radicalmente. Nella malaugurata ipotesi che, ad esempio, la situazione militare subisse ua decisa escalation, è evidente che queste previsioni andrebbero riviste completamente.

Come dicevamo più sopra, le stime in capo alle famiglie sono il risultato del deterioramento del quadro economico mondiale dovuto al conflitto russo-ucraino che  nel nostro Paese ha provocato un forte rincaro delle bollette di luce e gas, le difficoltà del commercio internazionale da e verso alcuni paesi, l’impennata dell’inflazione  e la   difficoltà di reperire molte materie prime. Questa situazione provocherà una perdita di potere d’acquisto soprattutto alle famiglie del Centro e nel Nordest.