Carabinieri NAS: controlli nell’ambito alimentare – sequestrate 110 tonnellate di farina in provincia di Pescara

Hands of a female doctor working on laptop

Negli ultimi giorni il NAS di Pescara è stato impegnato in una serie di controlli riguardanti il commercio di farina, pane e pasta. In tale ambito, i militari abruzzesi hanno effettuato un’ispezione nei confronti di uno stabilimento dedito alla molitura di cereali.

Nel corso degli accertamenti, i Carabinieri hanno rivelato non solo che la struttura versava in pessime condizioni igienico sanitarie, ma anche che il responsabile dell’attività aveva omesso di applicare il sistema HACCP e le procedure di tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti.

Il personale dell’ASL di Pescara, intervenuto su segnalazione dei militari del NAS, ha disposto l’immediata chiusura del mulino nonché il sequestro di 110 tonnellate di farina. Il valore totale dei provvedimenti adottati è di oltre mezzo milione di euro.

Il Nucleo di Parma, nel corso di un’ispezione igienico-sanitaria presso un ristorante-pizzeria di Reggio Emilia, ha deferito all’A.G. il titolare perché riportava nel menù, in modo fraudolento, la dicitura “pesce fresco” mentre l’attività deteneva solo prodotti ittici surgelati. Inoltre i militari hanno accertato gravi condizioni igieniche dei locali e, all’interno dei congelatori, alimenti conservati in buste di plastica senza alcuna informazione circa la provenienza, data di confezionamento e scadenza. Gli alimenti sono stati immediatamente sottoposti a sequestro. Al titolare, oltre a rispondere del reato di frode nell’esercizio del commercio, sono state contestate violazioni amministrative per un importo complessivo di 2500 euro.

I Carabinieri del NAS di Bologna, durante un controllo presso un salumificio in provincia di Ferrara, hanno accertato, all’interno di una cella frigo, la presenza di 1800 kg di carne bovina fresca e fermenti lattici scaduti di validità. La merce, del valore di 40mila euro circa, è stata immediatamente sequestrata. Al titolare sono state contestate, inoltre, sanzioni amministrative per un importo di 2000 euro.