Bussetti chiede meno compiti per le vacanze. Anief: dovrà studiare lui

Moderazione nell’assegnare i compiti per le vacanze estive in vista della fine dell’anno scolastico: a chiederlo ai docenti è stato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, nel corso di una visita alla scuola media statale “Nuccia Casula” di Jerago, istituto dove iniziò la sua carriera di docente. Secondo il presidente Anief, Marcello Pacifico, come consiglio generale quello del ministro può andare bene, ma a due condizioni: la prima è che studi tanto lui durante l’estate, perché la scuola così com’è andrà sempre peggio; la seconda è che si ricordi una volta per tutte che se un insegnante decide di destinare a degli alunni più o meno compiti, lo fa con cognizione di causa e sempre per il loro bene. 

 

 

Il ministro dell’Istruzione torna a rivolgersi ai docenti, chiedendo loro di ridurre la quantità di compiti assegnati agli alunni in vista delle vacanze estive. Il consiglio è arrivato, probabilmente, a seguito dalla pubblicazione, in questi giorni, dell’analisi del Pirls 2016, secondo la quale  gli alunni più carichi di compiti sono poi quelli che rendono meno nell’andamento scolastico. In realtà, commentaOrizzonte Scuola, ogni docente sa qual è la giusta dose di “compiti”, di attività, di spunti da proporre ai propri alunni e agisce sicuramente per il raggiungimento di obiettivi e non per “il semplice gusto” di assegnare dei compiti. 

È GIÀ ACCADUTO A NATALE

Non è la prima volta che il ministro dell’Istruzione si preoccupa dell’eccessivo carico di lavoro che viene richiesto agli alunni fuori scuola: a dicembre, aveva chiesto ai docenti che “in un momento di riposo degli studenti e delle famiglie, vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie”, annunciando anche l’invio di una Circolare che avrebbe fornito la posizione ufficiale del Miur sulla quantità di compiti da assegnare nei periodi di sospensione di attività didattica. Quella Circolare non è mai arrivata, molto probabilmente a seguito delle tante lamentele del corpo docente per via dell’invasione di campo su un ambito che appartiene indiscutibilmente agli insegnanti. Ora, la nuova sortita.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “certi tipi di dichiarazioni sorprendono per la loro assoluta banalità. Certo, potrebbero anche essere fatte per il bene dei ragazzi, che a volte si ritrovano a svolgere una quantità eccessiva di esercitazioni, letture, elaborati, problemi e quant’altro. Resta da capire, però, il motivo per il quale un ministro dell’Istruzione debba saperne di più di un insegnante che conosce uno per uno i propri studenti. Anche queste dichiarazioni, quindi, suonano come dei messaggi, se non delle ingerenze, che vanno in qualche modo ad invadere la libertà di insegnamento”.

“Invece di preoccuparsi dei compiti delle vacanze, del numero di interrogazioni e di verifiche scritte e orali che gli studenti sono chiamati a svolgere, dal titolare del ministero dell’Istruzione – continua Pacifico – ci aspettiamo interventi risolutivi sulla presenza di tutti i docenti a partire dal primo giorno scuola. La verità è che con le graduatorie ad esaurimento aggiornate come sempre troppo a ridosso del nuovo anno scolastico, con la mancata riapertura delle GaE, con le assunzioni programmate solo per il 33% dei precari, con i docenti che hanno svolto i Fit e sono risultati idonei nei concorsi non al centro dell’attenzione del Miur, per non dimenticare i diplomati magistrale e tutti quelli che hanno svolto 36 mesi di supplenze che non rientreranno nel piano di immissioni in ruolo in via di realizzazione, a settembre si profila un altro inizio d’anno scolastico all’insegna della disorganizzazione”.

“A fine estate – continua il sindacalista autonomo – ci saranno da assegnare ben 70 mila immissioni in ruolo e quasi 200 mila supplenze annuali, ma rimanendo immutate le graduatorie da cui attingere il personale, ci ritroveremo con tantissimi Consigli di Classe sguarniti, alunni disabili senza il loro docente di sostegno, migliaia di presidi a caccia di supplenti, milioni di famiglie che si lamenteranno. E il nostro ministro dell’Istruzione va in giro a parlare di compiti per le vacanze”.