A SALUTE DIREZIONE NORD IL MINISTRO ERIKA STEFANI

“La legge delega è una norma sulla quale non si possono costruire slogan, non è una norma social, né uno strumento di comunicazione politica. Saranno la persona e la sua famiglia a decidere sulla sua vita. Prevediamo la figura del Garante per la disabilità con dei poteri per fare valere i diritti delle persone con disabilità.”. Lo ha dichiarato Erika Stefani, Ministro per la Disabilità, intervenuta alla 16esima edizione di Salute Direzione Nord, all’interno della rassegna Direzione Nord – A TRUE EVENT, nella splendida cornice del Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano.

Sulle disabilità c’è ancora tanto da fare – ha proseguito il Ministro-, bisogna parlare di una cultura della disabilità. A livello governativo stiamo cercando di creare un binario tra la componente sanitaria e quella socio-assistenziale orientata al miglioramento della qualità della vita del paziente”.

All’incontro hanno preso parte anche Giancarlo Cerveri, Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze – ASST Lodi e Alessandro Padovani, Professore Ordinario di Neurologia, Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, Università degli Studi di Brescia.

Le patologie mentali (il 5% della popolazione ha una patologia grave) nelle forme severe se non trattate possono diventare croniche- ha spiegato Cerveri- : bisogna prevedere degli interventi incisivi, delle politiche di integrazione per rispondere ai bisogni dei cittadini. Lo Stato deve intervenire anche per ammortizzare i costi indiretti che oggi fanno carico sul singolo cittadino e i suoi familiari”.

Le fragilità mentali rappresentano una vera sfida per il Sistema Sanitario Nazionale in cui l’individuo può diventare l’anello fragile di una catena che rischia continuamente di rompersi. “Questi due anni hanno fatto emergere le criticità del sistema, ma abbiamo continuato a fare ricerca e garantito trial clinici nonostante l’ospedale era invaso da pazienti affetti da Covid 19– ha detto Padovani-. Lombardia e Veneto da molti anni hanno costruito delle reti di servizi funzionali all’efficienza del sistema. Mi domando se non si possa replicare e mettere a sistema a livello nazionale”.