Commercio estero: a novembre il surplus commerciale sale a 4,4 miliardi

Esportazioni e importazioni in consistente aumento a novembre. In particolare, segnala l’Istat, l’export è cresciuto del 3,5% su base mensile, mentre l’import ha segnato un incremento dell’1,4%. Il surplus commerciale è di 4,4 miliardi (+3,4 miliardi a novembre 2014). L’ampio incremento congiunturale dell’ export, spiega l’istituto di statistica, è trainato da entrambe le aree di interscambio: +3,7% per i paesi extra Ue e +3,4% per i paesi Ue. La più contenuta crescita congiunturale dell’ import riflette l’incremento degli acquisti sia dall’area Ue (+1,7%) sia dall’ area extra Ue (+1,1%). Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale delle esportazioni torna a essere positiva (+0,4%) e si rafforza al netto dei prodotti energetici (+1,0%) grazie alla spinta espansiva fornita dall’area Ue (+0,9%) e dai beni strumentali (+2,5%) e di consumo (+0,9%). A novembre 2015 il forte aumento tendenziale dell’export (+6,4%) non incorpora effetti apprezzabili dovuti al diverso numero di giorni lavorati. L’espansione tendenziale delle vendite verso i paesi Ue è sostenuta e diffusa (+9,1%). Si segnala l’accelerazione della crescita, rispetto a quella media da inizio anno, per i principali partner commerciali: Germania (+8,4%) e Francia (+9,1%). Più contenuta e differenziata è l’espansione commerciale verso i paesi extra Ue (+3,0%): Giappone (+21,4%) e Stati Uniti (+13,2%) sono in forte crescita, mentre l’ampia flessione verso Mercosur (-27,7%) e Opec (10,5%) penalizza la crescita dell’export. L’incremento delle vendite all’estero è diffuso anche a livello settoriale: sono in forte crescita le vendite di autoveicoli (+21,6%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+12,1%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+11,9%). In particolare, le vendite di macchinari e apparecchi verso Germania, Opec e Stati Uniti e di autoveicoli verso il Regno Unito contribuiscono per quasi un punto percentuale alla crescita tendenziale dell’export. L’aumento tendenziale dell’ import (+3,8%) è la sintesi della crescita degli acquisti dai paesi Ue (+7,7%) e del calo da quelli extra Ue (-1,8%). In forte crescita gli acquisti da Turchia (+19,0%), paesi Eda (+18,5%) e Polonia (+17,1%) e l’import di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+31,1%). Dall’inizio dell’anno l’export registra un incremento tendenziale pari a +3,8% in valore e +2,0% in volume. La crescita dell’import è pari a +3,3% in valore ma risulta molto più ampia in volume (+7,0%) a causa della flessione dei valori medi unitari (-3,4%) trainata dalla caduta dei prezzi dei prodotti energetici (-26,4%). Dall’inizio dell’ anno l’attivo raggiunge 39,2 miliardi, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente (+36,2 miliardi). Al netto dell’ energia, il surplus è pari a 70,2 miliardi.