‘Da Firenze all’Italia’, domani lo show di Renzi

Rivendicare quanto realizzato a Firenze per mostrare di poter governare l’Italia: sarà il senso dello show che lo staff di Matteo Renzi sta terminando di allestire al palazzetto dello sport del capoluogo toscano. Slogan, battute e video, domani sera, avranno tale filo conduttore, ed è anche per questo che il candidato alle primarie del centrosinistra punta molto su questa data del suo tour elettorale. Per di più, lunedì il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sarà in Toscana, con tappe a Prato, Arezzo e, appunto, Firenze. Una sfida nella sfida, per Renzi, cui i bersaniani fiorentini rimproverano di "ignorare e aver ignorato", anche nel suo tour, sopralluoghi e incontri in fabbriche e aziende, mentre il segretario lunedì sarà alla Selex Galileo e al Nuovo Pignone.

Ma per Renzi il piatto forte dei "contenuti" che in tanti gli rimproverano di non avere, al di là del tema della "rottamazione", sarà quello dei "tagli alle spese inutili", del "miglioramento dei servizi" e della "riduzione della tasse": obiettivi che il sindaco assicura di aver raggiunto al suo primo mandato fiorentino. E cercherà di convincere il pubblico di domani sera a suon di videoclip, come quello nel quale si spiega che "Renzi ha ridotto gli affitti a carico del Comune, razonalizzando le sedi da 7,5 mln nel 2009 calerà fino a 1,3 nel 2014". O, ancora di aver "ridotto i dipendenti comunali da 5134 a 4856, con un risparmio di 14 milioni di euro". Così, la "vendita delle auto blu del Comune" e la "privatizzazione" dell’azienda di trasporti urbani, l’Ataf, per Renzi sono tutti modi per dimostrare "il suo impegno per l’Italia, adesso!".

Per la realizzazione di questo comizio-show, il sindaco ha "noleggiato" (sembra per 10 mila euro) il Mandela Forum, dove punta di attirare almeno 5 mila persone. Ci saranno un palco centrale girevole e altre "sorprese", su cui c’è il massimo riserbo. I preparativi fervono, con tanti cambi di dettagli, fino all’ultimo minuto, sulla scenografia.

Come per altre tappe del suo tour, gli addetti ai lavori raccontano di un Renzi indeciso sulla grande scritta da utilizzare sul palco: a volte è "Adesso" con un enorme punto esclamativo, altre è "Adesso! Matteo". Nessun dubbio invece sui colori principali, che richiamano sempre la bandiera americana.