FORNERO, RIGORE NON BASTA PER TENERE IN VITA EURO

‘La crisi finanziaria si è imposta come tema dominante e vincolo stringente. Ma per quanto inevitabile, oggi non è facile spiegare alle persone che si aiuta il sistema bancario spagnolo per salvare il sogno europeo e l’euro. Nelle riunioni con i colleghi europei discuto spesso della necessità di spostare maggiormente l’attenzione sulle politiche sociali, il lavoro, le famiglie. Per quanto importante, imporre il rigore per garantire la sopravvivenza di una moneta non è sufficiente’. E’ quanto afferma in una intervista alla Stampa il ministro del Lavoro Elsa Fornero, che sul problema dello spread osserva: ‘Il metro del giudizio degli investitori è la sostenibilità del debito pubblico. Se lo ritengono sostenibile, anche se alto non costituisce un problema. Per ottenere tutto questo la politica deve mostrarsi credibile, fare scelte lungimiranti e non ripiegate sul presente’. Fornero difende poi la sua riforma del lavoro affermando che sta dando i primi segnali positivi con una crescita delle assunzioni e un calo della precarietà. ‘Nessuno considera la riforma intoccabile – aggiunge tuttavia – Ci sono ancora diverse deleghe da attuare, e sto costruendo un sistema di monitoraggio che restera’ a disposizione del mio successore. Io credo che questa sia una buona riforma, e sono convinta sia anche l’opinione della gran parte degli italiani’.
Sulla scarsita’ di risorse da distribuire, il ministro fa sapere che in effetti ‘il sentiero e’ stretto, ma occorre guardare a una qualche forma di redistribuzione del carico fiscale’, ‘bisogna pensare a una riduzione del carico fiscale sui piu’ deboli, o all’introduzione di un reddito di cittadinanza, presente in molti Paesi europei’.
‘Una volta superata l’emergenza – sottolinea – la prospettiva deve essere questa’, ‘una posizione sostenuta dal presidente Monti e anche da Francois Hollande’.