Crescita e riforme, stasera il vertice di maggioranza

Dopo il Consiglio dei ministri che ieri ha approvato il disegno di legge delega fiscale, oggi tocca al vertice fissato in serata tra Mario Monti e i segretari dei partiti di maggioranza Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini fare il punto sul programma di governo. In particolare sui temi della crescita economica e della riforma del lavoro. Se sul secondo punto sembra ormai raggiunto l’accordo per alcune modifiche al ddl che ha iniziato il suo iter al Senato (in particolare sulla flessibilita’ in entrata nel mercato del lavoro come chiesto dal Pdl), e’ sul primo che i partiti chiedono provvedimenti in grado di invertire la tendenza alla recessione che potrebbero essere contenuti nel Documento di economia e finanza (Def) di cui inizierà a discutere il Cdm fissato per domani. Del Def non ha discusso la riunione del Cdm di ieri, come precedentemente annunciato, proprio perchè Monti ha deciso di ascoltare prima l’opinione di Alfano, Bersani e Casini. L’obiettivo del vertice di oggi è quello di fissare un condiviso piano per le riforme che dovrebbe prevedere un nuovo sistema di incentivi a cui sta lavorando in particolare il Ministero per lo Sviluppo economico e che potrebbe essere varato prima dell’estate. Altri provvedimenti allo studio dell’esecutivo sono lo sblocco dei pagamenti per le imprese con in concorso delle banche che aiuterebbero quest’ultime stabilendo una maggiore flessibilita’ nella concessione dei prestiti tenendo conto di possibili nuove direttive a dell’Unione europea che stabilirebbero l’abbassamento dei coefficienti patrimoniali.
Una ulteriore spinta alla crescita dovrebbe arrivare dagli investimenti per le infrastrutture. Il Ministero dello Sviluppo economico e’ intenzionato a investire almeno 20 miliardi in questo settore, dopo averne sbloccati altrettanti nei mesi scorsi. Tema tabù è invece un possibile allentamento della pressione fiscale per salari e imprese. Il governo vuole verificare lo stato dei conti pubblici all’inizio del 2013 prima di decidere qualche alleggerimento tributario.
Salvo sorprese, come spiegato dal ministro Corrado Passera nell’intervista televisiva concessa domenica scorsa alla trasmissione televisiva ‘In mezz’ora’, non c’e’ da parte del governo ‘una ideona’ in grado da sola di invertire lo stato di crisi dell’economia. Sul tavolo del vertice c’e’ pure il problema del finanziamento pubblico ai partiti. ‘Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici ai partiti – gia’ drasticamente tagliati dalle manovre 2010-2011 – sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tutti allo stesso modo e metterebbe la politica nelle mani delle lobbies’, si legge nella relazione alla proposta di legge sulla trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti firmata da Angelino Alfano (Pdl), Pier Luigi Bersani (Pd), Pier Ferdinando Casini (Udc), insieme a Fabrizio Cicchitto (Pdl), Dario Franceschini (Pd), Gian Luca Galletti (Udc), Benedetto Della Vedova (Fli) e Pino Pisicchio (Api). ‘Il finanziamento pubblico dei partiti presuppone regole certe che garantiscano la trasparenza e il controllo dei bilanci’, si legge ancora nella relazione che sottolinea un’altra questione su cui agire: ‘trasformare il finanziamento pubblico nella leva per riformare i partiti’. Da qui l’ipotesi ‘della discussione e dell’approvazione di una legge organica che trasformi i partiti in associazioni riconosciute, dotate di personalita’ giuridica, con precisi requisiti statutari’. Si fa quindi riferimento all’applicazione dell’articolo 49 della Costituzione.
La possibilità che la proposta di legge possa essere approvata in tempi brevi in sede legislativa, come vorrebbero i proponenti per dare un segnale di risposta agli scandali che hanno coinvolto i tesorieri di Margherita e Lega Nord, è contrastata dall’opposizione di Lega Nord e Idv. Dichiara Antonio Di Pietro: ‘In un momento cosi’ drammatico per il nostro paese, dove il governo ha colpito le fasce sociali piu’ deboli, la politica deve dare il buon esempio cominciando a tagliare gli sprechi e le vagonate di soldi pubblici incassati’. Nel vertice tra Monti e i leader di Pdl, Pd e Udc si dovrebbe discutere anche della riforma della giustizia, in particolare del disegno di legge anticorruzione che non fa passi in avanti alla Camera. Questa mattina e’ previsto a Montecitorio un incontro tra il guardasigilli Paola Severino e i rappresentanti dei partiti di maggioranza. Due i temi su cui non c’è accordo: la responsabilita’ civile dei magistrati, le nuove norme che regoleranno l’uso delle intercettazioni.