Saltano fondo taglia-tasse e beauty contest

Varata in Consiglio dei ministri la delega fiscale. Fra le decisioni più rilevanti prese ieri lo stop al fondo per ridurre il peso delle tasse, l’arrivo della nuova Iri e l’emendamento sul beauty contest.
Intanto, sempre ieri, sono stati approvati gli emendamenti sull’Imu del relatore in commissione Finanze, Gianfranco Conte, a partire dal pagamento in tre rate per il 2012. Sulle novità riguardanti l’imposta sulla casa però, scrive IL SOLE 24 ORE, "pende la possibile approvazione nella seduta odierna di un emendamento presentato da Gianluca Galletti (Udc) che renderebbe opzionabile il versamento in tre rate. Per la prima casa, inoltre, è stato reso più stringente il concetto di abitazione principale: le detrazioni e l’aliquota ridotta spetteranno per la sola casa dove il contribuente ha la dimora abituale e la residenza anagrafica. Altre novità introdotte ieri: l’esenzione Imu, Irpef e Ires per le abitazioni distrutte dal sisma abruzzese del 2009, lo slittamento al 30 settembre del termine per la dichiarazione Imu e lo sconto Irpef dal 20 al 40% sulle dimore storiche. Nel pacchetto di modifiche presentate dal relatore e sostenute dal Governo spiccano anche le modifiche alle patrimoniali sullo scudo fiscale, le case all’estero, nonche’ sulla tassa del lusso applicata agli aerei e agli elicotteri a cui si aggiunge la nuova tassa di imbarco per gli aereo-taxi: 100 euro per le tratte fino a 1.500 Km e 200 euro per i tragitti superiori. Per quanto riguarda le somme scudate slitta al 16 luglio il versamento dell’imposta sull’anonimato e per le banche potranno rivalersi su qualsiasi del conto del soggetto scudato che ha estinto o chiuso il conto segretato. Sulle case all’estero arriva poi una riduzione del peso della patrimoniale che sara’ calcolata sul valore catastale e non piu’ su quello di mercato. Tra le nuove tasse introdotte dal Dl ci sarà anche quella di sbarco, pagata con una maggiorazione di 1,50 euro sul biglietto del traghetto, dai turisti che approderanno nelle isole minori. Sulle borse di studio, infine, la spuntano i ricercatori che vedono cancellata la stretta introdotta al Senato per le borse di studio superiore agli 11.500 euro. Nutrito anche il pacchetto sui giochi con cui i Monopoli si adeguano alla sentenza comunitaria sulla gara delle scommesse del bando Bersani.

Sul fondo taglia tasse sempre IL SOLE 24 ORE: "Ancora a tarda serata era dato per certo. La sorpresa dell’ultima ora e’ invece che il fondo per il taglio delle tasse non c’e’. La delega uscita da Palazzo Chigi vede scomparire una novita’ del testo su cui erano in pochi (fra gli stessi ministri) a dubitare. Non solo. Anche la tanto annunciata ‘carbon tax’ verra’ rivista e corretta prima del suo approdo definitivo all’esame delle Camere. Nei corridoi si racconta di una discussione contrastata all’interno del Consiglio, attorno alla norma che ha diviso i ministri fra alcuni, propensi a fare il passo simbolico, e altri decisamente piu’ cauti sulla linea di apertura. ‘Meglio non vendere la pelle dell’orso prima del tempo’, e’ stata la battuta usata per spegnere ogni estremo tentativo di condurre in porto il fondo taglia-tasse. Con il premier Monti intento ancora una volta a ribadire la serieta’ e il senso della misura necessari nell’azione di riforma del Governo. In questo – e’ la confidenza fatta da uno dei partecipanti alla riunione – c’e’ il voler rimarcare attraverso atti concreti la differenza con la vecchia ‘politica’ delle promesse: noi siamo tecnici e procediamo per gradi, indifferenti a qualunque tipo di strategia di carattere elettorale. L’altro elemento su cui si e’ acceso il dibattito nel Governo e’ stata la possibile introduzione di forme di tassazione volte a preservare e garantire l’equilibrio ambientale e la revisione delle accise sui prodotti emergeteci in funzione del contenuto di carbonio. La versione portata dall’Economia al tavolo, gia’ frutto di una lunga mediazione condotta dallo stesso sottosegretario Vieri Ceriani tra il ministero dello Sviluppo economico e quello dell’Ambiente, si è arenata dinanzi alle posizioni dissonanti espresse nella riunione".

Riguardo al beauty contest il CORRIERE DELLA SERA ricorda che "partirà entro quattro mesi la gara sulle frequenze derivanti dal cosiddetto ‘dividendo digitale’. E’ definitivamente annullato il beauty contest, vale a dire la loro assegnazione gratuita che era stata prevista dal governo Berlusconi. Lo prevede l’emendamento al decreto sulle Semplificazioni fiscali che il governo ha approvato ieri su proposta del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Le nuove norme prevedono la separazione tra gli operatori di rete e i fornitori di contenuti e l’obbligo, da parte chi acquistera’ le frequenze, di consentirne l’uso ai fornitori di contenuti fino a un ammontare complessivo che dovrebbe essere del 60%. Agli operatori della telefonia che potrebbero essere interessati all’uso delle frequenze per le nuove tecnologie, e’ riservata una seconda fase della gara dopo il 2015. Per Rai e Mediaset, che avevano partecipato alla precedente gara, e’ previsto un indennizzo da definire, a valere sugli introiti della medesima gara. Che in pratica finira’ per essere uno sconto sul prezzo pagato. (à) E’ obbligatoria la separazione verticale fra i fornitori di programmi e gli operatori di rete assegnatari (ad esempio tra Rai e Raiway o tra Mediaset e Elettronica industriale), che ‘saranno tenuti a consentire l’accesso dei primi a condizioni eque e non discriminatorie’. E’ stabilita una tempistica per la progressiva installazione di nuovi sistemi di ricezione in tecnologia DVB-T2, in pratica la tv digitale di nuova generazione, su tutti i nuovi decoder e apparecchi televisivi a partire dal 2015."

In merito il quotidiano di via Solferino intervista l’ex ministro delle Comunicazioni Paolo Romani. "’Io quella gara l’avevo lanciata, avendone definito le modalita’ con l’Autorita’ delle telecomunicazioni, in base a regole europee. E la difendo ancora’" afferma Romani secondo cui "il Pdl con senso di responsabilita’ non fara’ opposizione al provvedimento, in ossequio all’appoggio che diamo al governo Monti…’ ma "in Europa una gara economica sulle frequenze non si e’ mai vista. Il beauty contest non era un regalo: imponeva a chi si vedeva assegnare le frequenze di fare degli investimenti molto onerosi. Al punto che uno dei concorrenti, Sky, si e’ ritirato perche’ non li ha trovati convenienti’".