Sanità, Balduzzi: Contro corruzione controlli avanzati

‘La guardia va tenuta altissima. In sanità, dove circolano molti soldi, ci vuole la fermezza più assoluta’. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi – intervistato dal SOLE 24 ORE – , non nasconde i problemi dell’illegalità e della corruzione che circondano il Ssn. Ma mette in guardia: sul versante dei controlli la sanità è il comparto pubblico più avanzato, ‘tanto che si scoprono le magagne’. Ciò non toglie che servono strumenti sempre più ‘raffinati’, precisa. Anche nella lotta all’evasione dai ticket, che potrebbe trovare qualche risposta nel prossimo ‘Patto’ per la salute’. Le sollecitazioni del capo dello Stato, le denunce della Corte dei conti dopo quelle della Guardia di finanza: la corruzione dilaga e la sanità è un terreno minato. Ministro Balduzzi, il Ssn sembra una polveriera. ‘Come sempre il capo dello Stato è intervenuto puntualmente mettendo il dito sulle vere piaghe. Che la Corte dei conti ha confermato. Non ci si può accontentare dicendo che sono casi isolati. Bisogna sempre tenere altissima la guardia. E in sanità, siccome circolano molti interessi e molti soldi, c’e’ la tentazione a pensare che si possa approfittarne. Per questo serve la fermezza piu’ assoluta. Ma attenzione: non si deve fare di tutte le erbe un fascio e colpevolizzare alcuni settori o categorie’. Cosa serve: regole, pene adeguate… ‘Le regole le abbiamo.
Certamente possono essere migliorate. Ma non servono chissa’ quali norme per battere l’illegalita’ e la corruzione. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti, fare ciascuno per la propria parte il proprio dovere. Le regole ci saranno, pero’ sono bypassate’. Il problema dei controlli e’ sempre stato e resta il problema di questo Paese. Ma non e’ un problema che riguarda solo la sanita’. Anzi’. Anzi? ‘Da un certo punto di vista in sanita’ il sistema dei controlli e’ anche piu’ raffinato. Tutto in sanita’ e’ piu’ avanti rispetto ad altri comparti’. Intende dire? ‘E’ il comparto dove, con piu’ livelli istituzionali interessati, si controlla di piu’. E’ un mondo piu’ leggibile di altri. Infatti vengono fuori le magagne. Ma è chiaro che ci vuole ancora piu’ trasparenza. A esempio sui direttori generali, sui primari, sulle scelte aziendali, nella dinamica delle relazioni tra medico e paziente e istituzioni. Sicuramente c’e’ molta strada da fare’. L’Ordine dei medici dovrebbe essere piu’ severo e piu’ rapido nelle sue decisioni contro i dottori corrotti? ‘Questo e’ un problema generale del sistema ordinistico del nostro Paese. Non riguarda solo i medici, ma tutti gli ordini professionali. Non e’ tanto il problema di dire "ordini si, ordini no", ma di dire cos’e’ l’ordine professionale, che non e’ nato per fare il sindacalista di una categoria ma per assicurare l’interesse pubblico, la possibilita’ di valorizzare le eccellenze e le capacita’ della categoria e di assicurare la tutela dell’interesse generale sulla qualita’ dei servizi dei professionisti. Se gli ordini fanno questa scelta ed entrano pienamente in questa logica, probabilmente non c’e’ bisogno di chissa’ quali sfracelli normativi. Gia’ le norme dicono tutto’. Non crede che serva un’operazione forte per azzerare le false esenzioni dai ticket? Chi evade in sanita’ ci ruba la salute, tanto piu’ in tempi di risorse scarse e di tagli. Giusto per tornare alla progressivita’ prevista dall’articolo 53 della Costituzione… ‘Assolutamente sì. La progressivita’ e’ un "sottotipo" dell’equita’. E l’equita’ assicura che le risorse limitate vadano soprattutto a chi ne ha piu’ bisogno. Sotto questo profilo qualche strumento ulteriore e’ opportuno, anche con una rimodulazione dei sistemi di esenzione, come faremo col ‘Patto’ per la salute. Farete qualcosa anche contro le false esenzioni? Per le false esenzioni non servono chissa’ quali strumenti: basta incrociare opportunamente i dati. Se necessario pero’ qualche indicazione per migliorare la situazione sara’ data anche col ‘Patto’. Ci stiamo lavorando’".