
Le scuole paritarie pubbliche di Messina, al pari di quelle di altre città italiane, stanno vivendo un momento particolarmente delicato: la congiuntura finanziaria negativa che ha colpito il nostro Paese sta avendo il suo pesante influsso sui già non brillanti bilanci economici delle realtà educative cittadine. Bilanci che subiranno un ulteriore pesante dimagrimento dovuto al pagamento della nuova tassa sui rifiuti: la Tares. Le scuole paritarie di Messina non si sono mai sottratte alle loro responsabilità e non lo faranno nemmeno stavolta, allo stesso tempo però vogliono evidenziare come il nuovo tributo, che sostituisce la Tarsu, ha generato aumenti esorbitanti che metteranno ulteriormente in ginocchio i bilanci delle scuole. Come scuole paritarie non chiediamo particolari privilegi alla politica, chiediamo solo di poter essere messi nelle condizioni di continuare il nostro servizio senza gravare ulteriormente sulle famiglie e senza mettere a rischio numerosi posti di lavoro che le nostre realtà garantiscono. Pertanto ai sensi di quanto disposto dall’art. 14 comma 14 del D.L. 201/11 chiediamo di estendere alle scuole paritarie le agevolazioni previste per le scuole statali, ciò allo scopo di favorire il contenimento dei costi gravanti sull’istruzione (pubblica e paritaria) a beneficio delle famiglie e della pluralità dell’offerta formativa.