Messina capovolta anche sulle strade

di Bernardo Forteza

Avrete notato come me che il cambio dei sensi unici a Messina non è stato accompagnato dal necessario aggiornamento della segnaletica orizzontale, ovvero le strisce a terra. Ci si ritrova quindi a percorrere una strada che riporta a terra la scritta POTS capovolto (era lo STOP nel senso contrario prima delle modifiche), Mancano anche le linee di arresto prima dei semafori, sulle strade linee continue interrompono l’unica via di scorrimento, solo per citare alcune stranezze. La solita improvvisazione direte voi. Il solito comune inadempiente. E invece no! Abbiamo scoperto che si tratta di uno scherzetto dei nostri amministratori, complice il corpo dei vigili urbani. Non potendo distribuire dolcetti, hanno tutti messo in atto questo espediente per esilaranti prese in giro ai cittadini messinesi. Come prova, ho assistito alla discussione di un Vigile Urbano che ad alcuni perplessi automobilisti richiamava il codice della strada come giustificazione della contraddizione dei segni a terra con i percorsi obbligati. E dietro il vigile improvvisatosi docente, il Sindaco, l’assessore alla viabilità e un codazzo di sostenitori che ridevano sotto i baffi. E sapete perché? E’ in preparazione un’altra burla spassosissima.
L’assessore in persona ha invertito le lampade dei semafori cosi che si procederà col rosso e ci si dovrà invece fermare col verde. Istruzioni sono state date ai Vigili anche questa volta per convincere gli automobilisti della novità.

Regolamento Art. 40
Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada – Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (in Suppl. ord. alla Gazz. Uff., 28 dicembre 1992, n. 303) e successive modificazioni.

TITOLO II – COSTRUZIONE E TUTELA DELLE STRADE

Capo II

4 – LA SEGNALETICA ORIZZONTALE (ART. 40 C.S.)

Art. 137. – Disposizioni generali sui segnali orizzontali (art. 40 C.s.).
8. I segnali orizzontali, quando non siano più rispondenti allo scopo per il quale sono stati eseguiti, devono essere rimossi o sverniciati, con idonee tecniche esecutive tali da evitare, anche con il trascorrere del tempo, confusione con i nuovi segnali. Le superfici dalle quali è stata rimossa la segnaletica non devono scostarsi sostanzialmente, per quanto riguarda la loro rugosità, tonalità cromatica e caratteristiche di riflessione, dalla superficie stradale circostante. Il deflusso dell’acqua superficiale non deve essere ulteriormente ostacolato.