Nuova inchiesta in un macello equino rivela abusi e violazioni del benessere animale sui cavalli uccisi per la loro carne

Milano – Animal Equality ha condotto un’inchiesta all’interno di un macello equino nella città di Correggio, in Emilia Romagna, una delle regioni con i più alti consumi di carne di cavallo a livello nazionale secondo i dati Ipsos più recenti. Nella struttura investigata sono state riscontrate gravi criticità e violazioni delle norme sul benessere animale. Oggi gli attivisti si sono radunati davanti all’Area Territoriale Veterinaria di Correggio per protestare nei confronti delle violenze documentate e dei mancati controlli da parte dell’autorità veterinaria locale.

L’azienda investigata tra novembre 2024 e giugno 2025 è la Zerbini & Ragazzi, dove vengono macellati a scopo alimentare tra i 50 e i 70 cavalli per ciclo di abbattimento settimanale. Questa azienda si presenta pubblicamente come un esempio di buone pratiche in termini di benessere animale, ma centinaia di ore di filmati raccolte ed esaminate da Animal Equality e personale veterinario mostrano il contrario. I principali ritrovamenti documentati all’interno della struttura sono i seguenti:

 

  • Cavalli lasciati nei box o legati nelle stalle per giorni, in alcuni casi senza acqua a sufficienza, e abbandonati nei loro stessi escrementi;
  • Un cavallo è stato trovato morto e abbandonato per un’intera notte fuori dalle stalle;
  • Manipolazione violenta, con gli operatori dello stabilimento che usano bastoni flessibili per colpire ripetutamente i cavalli, a volte anche con colpi sul muso, in violazione delle norme europee sul benessere animale (secondo cui i bastoni flessibili andrebbero usati per guidare e stimolare i cavalli, non per picchiarli). La manipolazione violenta, anziché facilitare spostamenti sicuri, rischia di generare caos e situazioni potenzialmente pericolose;
  • Gravi negligenze e criticità nello stordimento e nella macellazione, con dozzine di cavalli che necessitano di un secondo stordimento dopo che il primo è stato inefficace, provocando ulteriore sofferenza agli animali. Questa situazione è aggravata dal fatto che spesso i cavalli vengono storditi a due a due nello stesso box, aumentando il rischio di errori;
  • Lunghi intervalli di tempo tra lo stordimento e l’uccisione. In alcuni casi, il secondo stordimento è stato fatto anche un minuto dopo il primo tentativo fallito, e in altri persino dopo che il cavallo era già stato issato o tagliato, senza tener conto dei segni di coscienza degli animali.

Sui corpi dei cavalli macellati sono stati inoltre rinvenuti indizi del loro utilizzo precedente: oltre alla loro anzianità, sono stati riscontrati segni da sella e schiena imbarcata, zoccoli ferrati e altri segni di consunzione indicanti il prolungato sfruttamento degli animali.

Per denunciare le violenze documentate e protestare nei confronti dei mancati controlli da parte dell’autorità veterinaria locale, nella mattinata di oggi gli attivisti di Animal Equality stanno protestando davanti alla sede dell’Area Territoriale Veterinaria di Correggio, in Piazzale San Rocco 4.

“Le crudeltà che abbiamo documentato in Emilia Romagna mostrano l’ennesimo caso di abusi e di degrado che si consuma nell’industria della carne. Abbiamo denunciato alle autorità l’azienda Zerbini & Ragazzi presentando le prove delle violenze reiterate che abbiamo raccolto e vogliamo rinnovare il nostro appello alle istituzioni: chiediamo che la macellazione dei cavalli venga vietata riconoscendo a tutti gli equidi lo status di animali d’affezione” ha dichiarato Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.

Secondo Eurostat, nel 2022 l’Italia ha prodotto circa settemila tonnellate di carne equina, ne ha esportate circa tremila e ne ha importate quasi ventimila, più di qualsiasi altro paese europeo. Un rapporto Businesscoot del 2023 colloca le importazioni italiane a un livello ancora più alto, pari a venticinquemila tonnellate.

A maggio, insieme al centro di ricerca e sondaggi Ipsos, Animal Equality ha pubblicato un report sui consumi della carne di cavallo in Italia. Secondo l’indagine, del 92% degli Italiani consumatori di carne, solo il 17% dichiara di mangiare carne di cavallo almeno una volta al mese, una tendenza in calo nell’ultimo anno. L’Emilia Romagna si colloca terza in Italia per consumo di carne di cavallo (9%), dopo Puglia (11%) e Lombardia (24%).

L’83% della popolazione che dichiara di non consumare carne di cavallo è guidato da questi principali motivi: il 44% non è abituato a consumarla e non ne è incuriosito, il 42% adduce motivazioni emozionali, provando per esempio empatia per questo animale, e il 31% segue motivazioni etiche, considerando i cavalli soprattutto come animali “da compagnia”.

L’organizzazione Animal Equality chiede al governo italiano di fermare la macellazione e la sofferenza di migliaia di cavalli seguendo l’esempio della Grecia, che nel 2020 ha vietato la macellazione dei cavalli riconoscendo agli equidi la protezione giuridica riservata agli animali considerati d’affezione, come cani e gatti.