Caldo. Sempre tutto tardi. Umani e Natura sottovalutati

Caldo allarme. Record. Malori, Morti. Blackout energetici in varie città,  cavi che fondono e sovraccarico di domanda. Riorganizzazione dei lavori all’aperto. Montagne che potrebbero più facilmente crollare (studio svizzero sul Monte Bianco – 1) e, chissà che non c’entrino anche i Campi Flegrei. Temperature del Mediterraneo 5 gradi sopra la media (2). E tutto con reazioni di temporali distruttivi se non veri uragani. Etc Etc.

Insomma. Lo sapevamo. Gli umani hanno condizionato il cambiamento e, natura e infrastrutture per gestirla, ne subiscono le conseguenze. Ci eravamo – Unione Europea – data una politica, Green Deal, che ufficialmente ancora esiste, ma sia a Bruxelles che in Italia c’è la gara a chi, più o meno con slogan economicisti, a non rispettarlo, a superarlo, a spostare le date più in là fino a cancellarlo.

I fatti di queste settimane sembra invece che abbiano dato ragione a chi antepone il green deal a tutto. Ma il proprio giardino, la propria automobile, il proprio condizionatore o riscaldamento, i propri consumi… sono materia cavalcata da diversi politici in cerca di consenso.

Al momento, per il consenso, registriamo solo la crescita di elettori che decidono di non essere più tali… ma i nostri politici sembra che dicano “sai chi se ne frega, quei pochi che votano mi mandano comunque a governare o all’opposizione, è la democrazia bellezza… e poi… non è così anche nella più grande democrazia occidentale, gli Usa?”. (Appunto gli Usa, che oggi ci danno una lezione di civiltà, ambientalismo e democrazia quantomeno discutibile, che non ci vorrà tanto tempo a vederne le conseguenze anche nel nostro giardino – 3).

Mentre tutto viene preso in considerazione troppo tardi (fior fiore di riunioni di alto livello, che avrebbero dovuto fare a gennaio e non ora), si evitano solo i danni maggiori. Troppo tardi. La prevenzione era possibile, ma c’erano cose più importanti a cui pensare.

Probabilmente ne verremo fuori – malconci – anche questa volta. Ma che diciamo ai nostri figli e nipoti? Fidarsi di questi amministratori e politici? Quelli che governano che pensano solo a procrastinare il proprio potere, costi quel che costi. Quelli che dicono di fare l’opposizione (con rare e isolate eccezioni) che amano diffondere slogan.

Siamo messi male, soprattutto per la fiducia che i cittadini dovrebbero avere nei propri amministratori e governanti (lasciamo perdere le statistiche… dove c’è sempre un 30% abbondante che non si esprime).

Qualcuno avrà voglia di raccogliere e tradurre questo grido di allarme? Oppure tutti impegnati a far funzionare questa macchina finché non ci esplode in mano?

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

 

1 – https://www.swissinfo.ch/eng/glaciers-permafrost/climate-change-increases-earthquake-risk-on-the-mont-blanc-massif/89618815?utm_campaign=news_en&utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_content=o&utm_term=automatic

2 – https://tg24.sky.it/mondo/video/2025/07/02/mar-mediterraneo-caldo-record-5-gradi-sopra-la-media-1021085

3 – https://www.aduc.it/articolo/trump+bully+chief+minaccia+nascosta+educazione+dei_39462.php