Luce e gas. Autorità conferma che mercato libero è più costoso del tutelato. Che fare

di Vincenzo Donvito, presidente Aduc

L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico fa sapere che i prezzi al dettaglio di luce e gas sono più bassi nel mercato tutelato che non in quello libero, con punte di +19% per l’elettricità. L’indagine riguarda il mercato del 2014, ma giaì precedenti indagini relative agli anni 2012-2013, e 2011 diffusi ad agosto 2013, avevano evidenziato questo divario a svantaggio, dal punto di vista degli utenti finali, del mercato libero. E la situazione sembra peggiorare: nel precedente rilevamento il costo era maggiore del 15-20%, mentre per il 2011 era “soo” del 12,8% Noi siamo protagonisti quotidiani di questo mercato grazie alle numerose richieste di consigli e di interventi che ci pervengono da parte degli utenti. E anche da questo punto di vista, cosi’ come i dati dell’Autorità, confermiamo la crescita esponenziale delle richieste di aiuto da parte degli utenti. Il mercato dell’energia e’ diventato aggressivo e instabile piu’ di quanto non lo sia, per esempio, quelle delle tlc. Grazie anche ad una normativa non proprio favorevole agli utenti che hanno da contestare qualcosa al proprio fornitore. Infatti, mentre nelle tlc, a fronte di una contestazione, gli importi in causa rimangono congelati fino alla definizione del tutto, non è così per il settore energia: se arriva una bolletta esosa e apparentemente ingiustificata, l’utente che ne chiede spiegazione in via ufficiale (raccomandata A/R di messa in mora e richiesta di intervento da parte dell’AEEGSI) è spesso costretto a pagare comunque quanto pretesto, pena il distacco del servizio.. a meno che non intervenga la magnanimità del gestore che decide, in piena autonomia, di congelare la pretesa. Si capisce bene che in questo modo si scoraggia notevolmente il ricorso, soprattutto per importi non particolarmente significativi: la possibilità di farsi staccare la luce e/o il gas è molto alta e spesso si accetta comunque di pagare il balzello richiesto. Situazione molto difficile anche in virtù del fatto che il Governo ha deciso l’abolizione del mercato a maggior tutela a partire dal 1 gennaio 2018.
In questi anni che ci separano dal questa scadenza, sarà compito dell’AEEGSI (e noi associazioni come, in un certo senso, supporto di legalità e monitoraggio) invertire questa tendenza. A nostro avviso i pilastri dovranno essere due:
– multe più salate per i gestori che infrangono le normative, sì da rendere non convenienti i piccoli trucchi che “fregano” pochi soldi agli utenti e che rendono spesso piu’ costoso il ricorso dell’eventuale rimborso: multe legate al fatturato;
– semplificazione estrema dei meccanismi di rivalsa degli utenti in accordo con l’AEEGSI con, soprattutto, la sospensione delle pretese economiche dei gestori fino alla soluzione della controversia (oggi, si è costretti comunque a pagare altrimenti il servizio viene tagliato). Due piccole cose? No, perchè la libertà economica e di mercato è ancora una chimera per buona parte dei gestori di questi servizi e, visto come si sono comportati male in questi anni, la loro “educazione” sarà molto difficile.