Energia e mercato libero. Un flop non per ignoranza dei consumatori, ma per i prezzi più alti

Uno studio dell’Aquirente Unico di energia sul mercato dei piccoli consumatori, ha evidenziato come l’83,9% degli intervistati ha dichiarato di essere rimasto nel mercato tutelato. Una serie di dati che hanno portato l’AU a una conclusione: chi sceglie di rimanere nel mercato tutelato è un utente che ha un basso interesse per i temi energetici, a cui si accompagna una scarsa informazione, alto consumo energetico e passivita’ nei comportamenti di scelta. Chi sceglie di passare al mercato libero ha un alto interesse per i temi energetici, al risparmio e consapevolezza delle proprie scelte di consumo. Una conclusione che ci lascia basiti se confrontata con i dati di una indagine dello scorso agosto fatta dall’Autorità per l’energia (AEEG), che aveva messo nero su bianco quello che da tempo tutti sanno, ma fanno finta di nulla: il mercato libero di gas e luce è un flop per i consumatori!! Non solo, ma un ricettacolo di illeciti e truffe che stanno lentamente scalzando il record che fino a oggi continua a essere mantenuto dalle tlc. Noi crediamo, a differenza dell’AU, che quella percentuale dell’83, sia sufficiente per farci capire che l’utente non ha nessuna voglia di mettersi in mano ad un mercato che della parola “libero” ne fa uso solo per dire “libero di fregarti”. Vediamo perchè. Secondo l’Aeeg la luce del mercato libero costa il 12,8% in più di quella del mercato protetto, percentuale che si attenua al 2 per la differenza tra i due mercati del gas. Associazioni come la nostra sono subissate da richieste di consigli e interventi in questo ambito, dove, tra l’altro, la normativa e’ meno garantista di quella delle tlc. Stiamo parlando di contratti stipulati per il solo fatto di aver ingenuamente fornito copia della propria bolletta a qualcuno che, bussando alla porta di casa, spesso si spaccia come inviato dai gestori del mercato protetto; contratti dove talvolta le firme dell’utente sono false e messe dai venditori o -piu’ spesso- carpite vantando condizioni che poi non sono tali. Contratti che vengono anche carpiti per telefono dopo che, ingenuamente da parte dell’utente, viene fornito il numero cliente e viene fatto il passaggio al nuovo gestore. Situazione dove ad aziende serie si sommano altre che hanno strutture di vendita con veri e propri delinquenti che carpiscono contratti ai soggetti piu’ deboli, essenzialmente anziani e stranieri che hanno poca dimestichezza con lingua e “abitudini dei nostri modi di fare mercato”. In tutto questo intruglio, lo specchietto per le allodole che viene utilizzato e’ sempre quello del risparmio rispetto al mercato protetto. Rispetto alla normativa in vigore, a differenza di quella delle tlc, l’utente è molto meno difeso: per chiedere l’intervento dell’Aeeg a fronte di un mancato reclamo ufficiale senza esito, occorre aspettare 40 giorni dopo aver interessato il proprio gestore. E se le bollette contestate non vengono onorate, il servizio viene staccato (nelle tlc invece le bollette contestate vengono sospese fino a conclusione della vicenda).

Vincenzo Donvito, presidente Aduc