La Strada Regia delle Calabrie è la più lunga strada in territorio italiano

“La Strada Regia delle Calabrie è la più lunga strada in territorio italiano, da Napoli a Castrovillari 270 Km, 44 borghi e città attraversate, oltre 20 luoghi di sosta, di ristoro con le antiche taverne di posta ed ancora ponti anche romani, epitaffi. Oggi la Strada Regia delle Calabrie è anche un percorso turistico ed è stata pubblicata sul portale Italia.it del Ministero del Turismo.

Si tratta di un grande risultato per questo nostro studio, per Archeoclub D’Italia, per la promozione dei borghi e dei luoghi autentici del Meridione D’Italia e delle aree interne. Ben 25 di questi borghi hanno meno di 5.000 abitanti. Solo con questa tipologia di valorizzazione del territorio è possibile ervitare lo spopolamento”. Lo ha dichiarato l’architetto Luca Esposito, Referente di Archeoclub D’Italia per la Promozione dei Borghi sulla Strada Regia delle Calabrie e autore dell’attività di ricerca, durata ben 8 anni, condotta centimetro per centimetro, passo, passo, sul territorio e grazie alla quale è stato anche possibile geo – referenziare e riscoprire la Strada Regia delle Calabrie, anche negli angoli più sconosciuti.

E Archeoclub D’Italia racconta il territorio anche attraverso i libri, per esperti, per famiglie e per giovani. Alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, oggi, Archeoclub D’Italia ha dato vita alla manifestazione nazionale ArcheoLibro.

“ArcheoLibro è una manifestazione nazionale che consente, alle sedi locali nostre, di presentare le loro pubblicazioni che si riferiscono al loro territorio e di farlo nel contesto della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, promuovendo la propria realtà territoriale e la propria produzione letteraria sul territorio. Il contesto della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, consente alle sedi di scambiarsi l’attività, confrontarsi sugli studi e ricerche. Inoltre attraverso l’Archeolibro raccontiamo il territorio italiano. Si tratta di testi che sono frutto di ricerche condotte sul territorio da Archeoclub D’Italia.

In 50 anni le nostre sedi hanno esercitato attività e ricerche davvero capillari. E questa rete formata dalle sedi territoriali – ha dichiarato Flora Fortunata Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia  –  nel tempo ha dato dei risultati sorprendenti con la conoscenza di quelle che sono le peculiarità di ogni luogo che sono davvero importanti perché ogni posto ha la propria storia. Ognuno di noi può dare il suo contributo ed essere protagonista dei processi di tutela e corretta fruizione, e può farlo solo se preparato e consapevole anche riguardo alle normative e ai processi che accompagnano, garantendolo, il diritto del bene culturale di essere tutelato e conservato.