Ogni mese oltre mille Italiani chiedono un prestito per i trattamenti estetici

Belli a tutti i costi, anche col prestito. Secondo Prestiti.it (www.prestiti.it) – broker online per il confronto prestiti – oltre mille italiani, ogni mese, richiedono un finanziamento per gestire i propri trattamenti estetici. Che si tratti di vera e propria chirurgia estetica, di trattamenti di depilazione definitiva o di semplici iniezioni di filler per rallentare i segni dell’invecchiamento, quello che è evidente è che, crisi o non crisi, la cura del corpo continua a essere un’esigenza degli italiani. E, complice la possibilità di dilazionare i pagamenti, sono in aumento le richieste per trattamenti di ogni genere. L’analisi delle richieste di finanziamento fatta da Prestiti.it, tuttavia, fornisce dettagli che sorprendono: il 56% delle domande di prestito arriva da uomini, mentre la richiesta del gentil sesso si ferma al 44%. Va detto, a ogni modo, che la presenza delle donne è piuttosto significativa, visto che solitamente questa resta al di sotto del 25%: il campione maschile, stando alle statistiche, è molto più avvezzo al credito al consumo rispetto a quello femminile. L’età media al momento della domanda è di 40 anni – età particolarmente significativa, perché segna l’ingresso nel mondo degli “anta” – mentre la cifra media richiesta è pari a 9.200 euro, che i richiedenti mirano a rimborsare in cinque anni (59 mesi, per l’esattezza). A ben vedere, l’importo medio richiesto fa pensare a interventi di medicina estetica, piuttosto che a semplici trattamenti dall’estetista: una rinoplastica, per fare qualche esempio, costa dai 4.000 agli 8.000 euro, un intervento al seno dai 6.000 ai 10.000 euro, un trapianto di capelli dai 3.000 ai 7.000 euro. A richiedere un finanziamento finalizzato al trattamento estetico sono soprattutto dipendenti privati (53%) e liberi professionisti (12%), ma colpisce che fra chi vuole “ritoccarsi” troviamo anche pensionati, disoccupati e casalinghe: queste tre categorie, insieme, rappresentano ben il 15% del campione totale. «L’attitudine al credito al consumo – commenta Marco Giorgi di Prestiti.it – è ormai conclamata e non sorprende più vedere come gli italiani ricorrano a prestiti personali anche per gestire la cura del sé. Se l’importo medio rilevato dalla nostra analisi è piuttosto elevato, vuol dire che si opta per il finanziamento con l’idea di scegliere trattamenti particolarmente costosi, che magari sarebbe difficile pagare in contanti».