TENNIS, SEMIFINALI E FINALI #IBI20: PORTE APERTE PER 1000 SPETTATORI!

Grazie a un intervento del ministro Spadafora sul campo Campo Centrale del Foro Italico non sarà deserto nelle fasi conclusive del torneo: saranno ammessi mille spettatori a sessione. Possessori di abbonamenti e biglietti (di semifinali e finali) potranno fare richiesta dalle 15.00 di oggi…

Grazie all’intervento del ministro dello Sport e delle Politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, le porte degli Internazionali BNL d’Italia che erano chiuse al pubblico, si apriranno per 1.000 spettatori a sessione in occasione di semifinali e finali del torneo.

Ha dichiarato il ministro: “Finalmente già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di tennis mille spettatori potranno assistere a tutte le competizioni sportive che si terranno all’aperto e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito a distanziamento, mascherine e prenotazione dei posti a sedere”.

Domenica 20 settembre a partire dalle ore 12.00 per la prima sessione di semifinali saranno ammesse 1.000 persone sul Campo Centrale. La seconda sessione partirà dalle ore 18.00.

Lunedì, le finali saranno in sessione unica: dalle ore 15 la finale femminile. Alle 17 la finale maschile.

Le prenotazioni saranno riservate ai possessori di abbonamenti o di biglietti (per semifinali e finali) per il Campo Centrale.

Per tutte le informazioni è possibile consultare dalle ore 15.00 di oggi il sito www.ticketing.internazionalibnlditalia.com

IL PRESIDENTE BINAGHI: “SPADAFORA HA SANATO UN’INGIUSTIZIA”

Il presidente Angelo Binaghi ha così commentato l’intervento del ministro Spadafora:  “E’ stata una decisione che non riguarderà solo il tennis. Ringrazio il ministro Spadafora anche a nome di tutto lo sport italiano perché questo coraggioso e intelligente intervento aiuterà ed aprirà la strada al pubblico in tutti gli altri sport all’aperto. Siamo commossi da questa risposta. Grazie alla responsabilità che si è preso, il ministro è riuscito a dare finalmente una logica e una interpretazione intelligente del decreto legge e degli indirizzi del comitato tecnico scientifico. Sono contento e fiero di aver combattuto una battaglia giusta e di aver trovato nel ministro Spadafora una persona che ha avuto l’onestà intellettuale di capire l’ingiustizia e l’assurdità di una decisone di cui noi e le grandi manifestazioni eravamo vittime. Con una discriminazione rispetto alle manifestazioni più piccole, o di certe regioni rispetto ad altre, che ha penalizzato centinaia di migliaia di appassionati di tutti gli sport. E’ stata sanata una ingiustizia”.Ha aggiunto il presidente FIT: “Viviamo in un Paese in cui ci sono organismi che dovrebbero essere collegati meglio per poter prendere decisioni per il bene di tutti. Non è possibile che a Bologna dove l’epidemia è più grossa ci siano 1500 persone al chiuso per il basket (…bravo il mio amico Petrucci che ci riesce), e qua in uno stadio da diecimila persone all’aperto non potesse entrare nessuno. In che paese viviamo?”.

Con l’ingresso in extremis del pubblico, i problemi per l’organizzazione degli IBI, già notevoli per il Covid-19, aumentano: “Il piano di sicurezza è il problema. Perché oltre alla commissione di vigilanza, devi avere tutti costi aggiuntivi del piano di sicurezza. Transenne, termometri, segnaletica, che non ammortizzi in un torneo di otto giorni ma in due. Dobbiamo pagare più montepremi all’Atp. Faremo questa operazione in perdita, ma abbiamo ragionato. Abbiamo pensato di fare entrare solo bambini o solo dirigenti di tennis o fare un’offerta benefica. Ma questo torneo, nel tempo, è stato valorizzato dai 220 mila acquirenti di biglietti che si sono anche abituati a comprarli un anno prima. Sulla certezza che loro ci hanno dato abbiamo costruito il presente e il futuro: sono la nostra ricchezza e dobbiamo rispettarli, anche a costo di prenderci un rischio serio, tra costi e adempimenti burocratici”.

E’ chiaro anche il riferimento di Binaghi al Coni: “Siamo orgogliosi di aver fatto più noi arrabbiandoci in conferenza stampa, di chi oggi parla di mille altre questioni che allo sport italiano non interessano. E dovrebbe invece difendere lo sport italiano. Invece sentiamo parlare della Scuola dello Sport o dell’Istituto di Medicina o di altre cose che la gente nemmeno sa bene che cosa sono”.

Il presidente della FIT Angelo Binaghi

Binaghi ha spiegato le delicate modalità di accesso per i tremila fortunati totali che potranno assistere alle tre sessioni finali del torneo: “Lo Stato ci avvisa due giorni prime e ci avvisa che dobbiamo istituire una commissione di vigilanza e sottometterci a mille questioni burocratiche. Perché se la si fa ad inviti, la manifestazione è privata e non devi fare commissione né niente, se invito mille miei amici non ho problemi burocratici né i costi che la commissione di vigilanza impone. Se fai entrare, come vogliamo noi, i nostri appassionati che hanno comprato il biglietto un anno prima, e che avevano il posto per le semifinali o le finali, sei soggetto a una serie di adempimenti burocratici che ci creano ansia, costi e il rischio di sbagliare. Cercheremo di sbagliare il meno possibile. Crediamo di dover privilegiare chi ha acquistato il biglietto, e tra questi anche gli abbonati. Ora bisogna correre: avevamo venduto circa seimila biglietti per ogni sessione di domenica e lunedì e ne faremo entrare mille per ognuna delle tre sessioni. La selezione avverrà temporalmente. Si parte alle 15 di oggi, i primi 1000 che confermano la presenza via mail entreranno. Per gli abbonati stessa cosa: troveremo un meccanismo per scorporare dal valore dell’abbonamento il prezzo del biglietto”.