La Roma sconfitta dal Real si consola con gli ottavi di Champions

La qualificazione agli ottavi è l’unica cosa che fa sorridere la Roma, perché la prestazione di ieri, punita dai fischi della curva a fine gara, getta ancora più nello sconforto una squadra che ha sempre meno fiducia in sé stessa.

La prima occasione è del Real con Kroos che sfrutta un errore in uscita di Florenzi e mette in mezzo una palla d’oro per Benzema, che però non ci arriva.

Al 23’ si fa male El Shaarawy, e l’ingresso di Kluivert da dinamicità all’attacco giallorosso: sono ben 4 le occasioni per la Roma in 10 minuti, con Kluivert, Kolarov, Manolas e Schick.

Ad inizio secondo tempo la l’occasione che potrebbe cambiare la gara: Carvajal rischia un colpo di tacco per Varane, ma serve Zaniolo, che mette in mezzo una palla per Under che si trova con la porta spalancata, ma incredibilmente spara altissimo.

Gol sbagliato, gol subito: Fazio sbaglia il disimpegno e libera Bale davanti a Olsen, che freddo non sbaglia.

Poco dopo arriva il 2 a 0 con Vazquez che sfrutta una sponda di Benzema e indisturbato conclude a rete.

Nel dominio Blancos, la Roma trova degli sprazzi, Kluivert mette in mezzo un buon pallone sul quale Schick non ci crede.

Il Real potrebbe dilagare, ma è bravo Olsen a salvare su Marcelo e Benzema.

Nonostante il passaggio del turno, la Roma esce tra i fischi e con gli infortuni di El Shaarawy, e le indisponibilità di Dzeko, De Rossi, Pellegrini, Pastore e Perotti, il prossimo turno di campionato che la vedrà in casa contro l’Inter, crea ulteriori preoccupazioni, con la paura di perdere ulteriore terreno dalla zona Champions.

Claudio Andò