Roma, nuova stagione vecchie incertezze

Nuova stagione, vecchie incertezze. La Roma targata Fonseca stecca la prima contro il Genoa, in un rocambolesco 3 a 3, facendo emergere i vecchi spettri che hanno caratterizzato la vecchia stagione.

 

Se l’attacco regala gioie, con Dzeko vero mattatore, la difesa registra grossi problemi, in attesa di un centrale di spessore che Petrachi promette da luglio, e che i tifosi ora invocano quasi come un’entità mistica.

Alla vigilia del derby con la Lazio, che a Marassi vola per 3 a 0, gli umori sono tutt’altro che buoni.

Eppure la gara era iniziata nel migliore dei modi, con i giallorossi in vantaggio dopo 5 minuti: è Ünder che dopo aver saltato Criscito e Zapata fa partire un sinistro su cui non può nulla Radu.

Poco dopo il turco ha l’occasione per raddoppiare, ben servito da Pellegrini, ma la sua conclusione termina di poco al lato.

Sembra una Roma tonica, ma all’improvviso tutte le disattenzioni che caratterizzavano i blackout dei giallorossi lo scorso anno si palesano: un lancio lungo del Genoa diventa una buona occasione per Romero di servire Pinamonti che sigla il pareggio, incolpevole Pau Lopez, disattenta invece la difesa, con Juan Jesus che poteva sicuramente fare meglio.

A Roma aspettavano uno tra Higuain e Icardi, ma il vero colpo per i giallorossi è stato Dzeko.

Il bosniaco dopo un precampionato ad alta intensità si è presentato da vero leader alla prima in campionato, e lo ha messo in evidenza con una giocata da campione vero: passa in mezzo a tre e con una conclusione di destro buca Radu.

Ma alla produzione offensiva che è abbandonate, segue una difesa da incubo, degna della visita di chef Cannavacciuolo: Juan Jesus compie un intervento sciagurato su Pinamonti e regala un rigore ai Grifoni.

Dal dischetto Criscito supera Pau Lopez, che intuisce ma non riesce a respingere.

La ripresa si apre con un capolavoro della tecnologia dopo le polemiche PER di Firenze: Kolarov pennella una punizione magistrale dai 25 metri, la conclusione sbatte sulla traversa e finisce dentro, la goal-line se ne accorge e Calvarese assegna la rete.

I giallorossi provano ora a gestire la gara, ma la Roma vive di sbilanciamenti e cosi è presto detto il 3 a 3: traversone perfetto di Ghiglione a girare, Mancini è in ritardo nel posizionamento e Kouame di testa non perdona Pau Lopez.

Zappacosta avrebbe l’occasione del 4 a 3, ma da pochi passi cicca malamente.

Finisce 3 a 3, un risultato che non ha fatto annoiare i tifosi, che si aspettavano però un risultato diverso. Per Fonseca c’è ancora molto da lavorare, in attesa di un centrale, rivelatosi ancora di più fondamentale.

Claudio Andò