Nuova tegola per il CUS Unime di Micali. La rinuncia alla B femminile di basket costa ammenda e lo scioglimento del vincolo degli atleti

Non si fermano più le rinunce del Cus Unime. E’ di oggi il comunicato n.4 del del giudice sportivo della Federazione Italiana Pallacanestro regione Sicilia che preso atto  della rinuncia alla partecipazione al campionato di Serie B Femminile della società Cus Unime (cod.Fip.054168) e che tale rinuncia è stata comunicata dopo il termine di chiusura delle iscrizioni al campionato ma prima della compilazione del relativo calendario….

Viviamo tempi basati sulla disuguaglianza, un portatore di Rolex è sempre più benvisto in società di un portatore di handicap

Gianni Mura

Non si fermano più le rinunce del Cus Unime. E’ di oggi il comunicato n.4 del del giudice sportivo della Federazione Italiana Pallacanestro regione Sicilia che preso atto  della rinuncia alla partecipazione al campionato di Serie B Femminile della società Cus Unime (cod.Fip.054168) e che tale rinuncia è stata comunicata dopo il termine di chiusura delle iscrizioni al campionato ma prima della compilazione del relativo calendario, dichiara la società Cusunime (cod.Fip.054168) a tutti gli effetti esclusa al campionato di Serie B Femminile al quale risultava iscritta; infligge alla predetta società l’ammenda di € 440,00, pari a quattro volte quella prevista per la prima rinuncia; determina lo scioglimento del vincolo degli atleti, secondo le modalità di cui all’art.21 R.E.Tesseramento, nonché l’annullamento dei tesseramenti CNA (Comitato Nazionale Allenatori). Determina, altresì, a carico del legale rappresentante della società l’inibizione a svolgere attività federale fino al 12.12.2019 (Micali Antonino n.d.r.) http://www.fip.it/public/23/ComunicatiUff/cu_10_gs_bf_110919_cusunime.pdf

Ma che sta succedendo al Cus Unime? Vengono dei pensieri, ammetterete: una volta le squadre si ritiravano in caso di violenze, razzismo,  di arbitraggio ingiusto e provocatorio ma adesso sembra vada di moda la convenienza. Presidente Micali, adesso esagera.

Già il mondo sportivo universitario era in subbuglio per la rinuncia all’iscrizione della squadra di Calcio tant’è che è dovuto intervenire il magnifico rettore Salvatore Cuzzocrea e oggi un’altra rinuncia di una attività storica cittadina come il basket che tanto lustro ha dato negli scorsi anni.

Eppure, il commento dell’aprile scorso da parte di Nino Micali quando aveva incassato la conferma alla Presidenza del Centro Universitario Sportivo di Messina fu: ”Poter avere un altro quadriennio a disposizione permetterà a tutti noi di proseguire sull’indirizzo che ci siamo dati in questi anni, tentando di migliorarci sulla strada percorsa che, sino a questo momento, ha portato buoni risultati sia in termini di sviluppo di proposte e servizi sportivi che di risultati agonistici. Frutto, ovviamente, di una chiara condivisione di intenti e obiettivi con l’Università di Messina che in questi anni è sempre stata al nostro fianco. A tal proposito, sin dal suo insediamento, il Rettore Salvatore Cuzzocrea ha fatto intendere che nei prossimi anni vuole contribuire a dare ulteriore impulso alle attività sportive universitarie e agonistiche, puntando a rivalutare ulteriormente tutto il patrimonio impiantistico sportivo…”.

Alla luce degli ultimi avvenimenti non direi che il presidente del CUS Unime, Micali, ha mantenuto i buoni propositi. L’alto senso del dovere è ben altro. E’, a esempio, alzarsi tutte le mattine alle cinque per andare a lavorare in fabbrica.

Certo non possiamo sapere quale sia la mission della società presieduta da Micale (che in seguito all’inibizione ricevuta dovrebbe non poter adempiere la funzione di presidente fino al 12.12.2019) per la stagione 2019/2020 in quanto diversi cambiamenti si sono susseguiti in questi mesi all’interno del sodalizio sportivo messinese.

Da una sommaria lettura dello statuto del Cusunime (https://www.cusunime.it/files/statuto-cus-unime.pdf) si può aver ben chiaro che le finalità sono rivolte nell’ambito dell’aggregazione universitaria dell’Università degli studi di Messina e si ritiene  l’esperienza dello sport universitario integrativa di quella maturata nel ciclo dell’istruzione secondaria come momento di educazione, crescita impegno e aggregazione sociale.

Orbene sembra che le scelte perpetrate in questi ultimi mesi vanno in direzioni diversa da quella della mission statutaria in quanto con enfasi massima nel mese di Luglio si comunicava alla città “Prende forma il nuovo progetto del settore calcio del Cus Unime focalizzato su una maggiore attenzione rivolta ai più piccoli e sull’avviamento allo sport, puntando ad un nuovo percorso che approfondisca gli sviluppi dell’attività motoria di base e che miri all’eccellenza ed alla qualità dell’attività in età evolutiva. Importante acquisizione, quindi, realizzata dal nuovo responsabile del settore calcio cussino Alberto Donato che, con l’obiettivo di sviluppare al meglio il nuovo progetto, ha affiancato al confermassimo coordinatore tecnico Alessandro Parisi l’importante figura di Emanuele Manitta il quale, oltre ad assumere il ruolo di preparatore dei portieri, ricoprirà il nuovo e fondamentale incarico di coordinatore responsabile della scuola calcio per le attività motorie.”

Ora arriva quest’altra rinuncia del basket e i bene informati narrano che un’altra società messinese storica rivale del Cusme abbia preso possesso della sezione del basket e degli impianti sportivi universitari. Cosa ne pensa il rettore Cuzzocrea di questa occupazione dello sport universitario messinese, a scapito degli studenti?  Proprio nei giorni scorsi il rettore sottolineò che “l’Ateneo crede molto nello sviluppo dei valori formativi dello sport universitario, la cui programmazione e finanziamento, ai sensi della L. 394/77, è effettuata dallo CSASU (Comitato che sovrintende agli indirizzi di gestione degli impianti sportivi ed ai programmi di sviluppo delle relative attività)”.

Ma a quanto pare nella stanza di presidenza occupata da Nino Micali non è concetto molto chiaro. Ora, non venitemi a dire che ognuno dovrebbe occuparsi o preoccuparsi di quel che succede in casa sua…

Ciuff…e…Tino