NASCE L’UNIVERSITÀ DEL TENNIS: COME FUNZIONA

La Federtennis e l’università Pegaso insieme nel prossimo quadriennio per migliorare i percorsi verso le qualifiche degli Insegnanti offrendo anche la possibilità di guadagnare crediti formativi per laurearsi in Scienze Motorie. E di spendere un terzo sull’iscrizione alla facoltà. Grande impatto dell’on-line…

Una volta si chiamava Scuola Maestri, adesso è l’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi. Ma in pratica è sempre più l’università del tennis. Anzi, degli sport con racchetta. E non è un modo di dire. Perché la Federazione Italiana Tennis ha dato vita insieme all’Università Pegaso, l’ateneo telematico con più di 140 mila iscritti in tutta Italia che permette di studiare e sostenere gli esami on-line, un progetto che modifica – affinandolo – il processo di formazione e ottenimento delle qualifiche degli insegnanti. Di tennis, di padel e di beach tennis.

L’accordo è del 2019, quando i presidenti delle due istituzioni, Angelo Binaghi per la FIT e Danilo Iervolino per Pegaso, hanno individuato la strada comune da seguire. Così il prossimo quadriennio sarà quello che sancirà il passaggio del percorso di formazione di istruttori, maestri e tecnici a vera e propria università del tennis. Con tanto di opportunità inedite in ottica puramente accademica.

Il primo passo è avvenuto tramite l’associazione del piano di studi delineato e studiato dall’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi alla Facoltà di Scienze Motorie di Pegaso. Ma è soltanto l’inizio, perché tutti coloro che seguiranno il percorso normale di formazione per ottenere la qualifica FIT riceveranno anche dei crediti formativi che vanno a concorrere al monte-crediti utile per laurearsi proprio in Scienze Motorie.

L’incentivo accademico si va ad aggiungere anche a quello economico, previsto per i tesserati FIT: per tutti, l’iscrizione all’Università telematica è scontata del 33%. Un’opportunità già di per sé unica, che diventa ancora più vantaggiosa proprio per chi segue il percorso per ottenere le qualifiche federali. I crediti universitari vengono accumulati in base alle ore di studio previste per i vari piani di studio. Va da sé dunque che chi sta studiando per diventare Tecnico o Maestro Nazionale sostiene un monte-ore superiore rispetto a quello delle altre qualifiche e otterrà di conseguenza molti più crediti per raggiungere anche, parallelamente, la Laurea.

Senza contare che all’interno della Facoltà di Scienze Motorie arriva un vero e proprio corso dal nome Sport di Racchetta, che comprende la formazione specifica per le discipline del tennis, del padel e del beach tennis. Chi lo frequenta, tra gli 11 mila e oltre iscritti della Facoltà, riceve in automatico anche la qualifica di Preparatore Fisico specifico per gli sport di racchetta.

Per gli insegnanti e i maestri, oltre a queste opportunità di sviluppo accademico, come cambiano le cose in termini di raggiungimento della qualifica? Lo spiega nel dettaglio Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione ‘R. Lombardi’: “Il percorso per arrivare alle qualifiche FIT si apre prima di tutto con i moduli scientifici, nei quali vengono trattate tutte quelle materie cui abbiamo dato sempre più importanza nel corso degli anni. Mi riferisco a psicologia, metodologia, pedagogia, sport-vision, così da assicurare una formazione multi-disciplinare e multi-forme”.

“I corsi relativi a questi moduli saranno disponibili on-line in maniera asincrona”. Vale a dire on-demand, il Netflix della formazione universitaria: “Ogni corsista avrà delle credenziali, user name e password, e potrà accedere a un’area riservata sulla piattaforma di UniPegaso da dove potrà seguire i corsi  e successivamente sostenere gli esami. Stiamo finendo proprio in questi giorni di registrare tutti i contenuti video delle lezioni previste nel piano di studi”.

Solo una volta superati gli esami on-line si potrà accedere al modulo successivo, quello tecnico-tattico. In questo caso la modalità di fruizione sarà doppia: “Qui la frequenza diventa frontale – sottolinea Dell’Edera -. Si potranno seguire i corsi nelle sedi prescelte dall’ISF oppure ancora on-line, grazie alla partnership con la Scuola dello Sport dell’Acqua Acetosa diretta dalla dottoressa Rossana Ciuffetti. Ma attenzione: in questo caso non si tratta più di corsi asincroni, ovverosia on-demand, ma sincroni: in presenza oppure on-line ma bisogna esserci in quel preciso momento pre-stabilito da calendario”. Tutti i dettagli e i calendari sono disponibili qui.

Solo dopo questo step i corsisti potranno accedere al tirocinio da effettuarsi presso un centro tecnico federale, nei Centri Estivi FIT oppure in una scuola certificata Top School. In conclusione, la prova finale: l’esame insomma. “Una volta, prima del 2010, il corso maestri durava 5 mesi, ma erano consecutivi: chi si iscriveva doveva staccare dal proprio lavoro, trasferirsi, insomma doveva affrontare sfide personali non indifferenti. Da quando la Scuola Maestri è diventata ISF, il percorso è diventato di due anni ma è molto più agevole da seguire”.

Un percorso cambiato profondamente anche nella sostanza: “Il piano di studi è differente – racconta Dell’Edera – e ci ha consentito dopo solo tre anni di lavoro dell’ISF, nel 2013, di ottenere la certificazione quale Gold Level Institute assegnata dall’ITF, un attestato che solo una quindicina di nostri omologhi in tutto il mondo possono vantare”.

Un riconoscimento ottenuto dopo il primo Simposio internazionale organizzato e che va ‘riconfermato’ ogni due anni, previa valutazione dell’aggiornamento continuo dei piani di studio e delle modalità di apprendimento.  “Il 2010 è stato l’anno del cambiamento, quando il presidente Angelo Binaghi determinò la trasformazione della Scuola Maestri in Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi”.

“In questi 11 anni abbiamo fatto molto e molto ancora vogliamo fare”. A partire dall’università del tennis. “La collaborazione con UniPegaso è basilare e straordinaria, e in più tante altre realtà accademiche sul territorio – penso a Bari, Messina, Palermo… – cominciano a dimostrare un concreto interesse”. L’università del tennis è appena cominciata e punta dritta al 110 e lode.