Il basket a modo nostro sui social

Lo sappiamo, lo abbiamo sentito dire e lo diciamo spesso: il web e i social network hanno cambiato tutto. Chi di noi non ha provato, almeno una volta, l’ebbrezza di fare una commento, una considerazione, una spiegazione e, perchè no, anche una critica-fulminea e appuntita, attraverso un social network? Basta il profilo o il canale o l’hashtag giusto e il gioco è fatto.

Per chi sta sul “pezzo” da oltre 25 anni sa benissimo che quando si va in stampa o si pubblica on line, il giudizio del lettore è tutto. Per questo noi di IMG Press accettiamo le critiche di tutti i nostri lettori e anche quelle degli utilizzatori di Facebook. Ci permetterà qualche nostro lettore di avvalerci del diritto di replica in merito al Suo commento (https://www.imgpress.it/sport/non-ce-pace-tra-gli-ulivi-petrucci-e-i-commissari-tecnici-stonati/ ndr) “mi stupisce è che l’articolista del pezzo che lei ha postato scrivesse senza sapere nulla di nulla di quello che succede nella pallacanestro. E questo se mi consente è un gravissimo vuoto informativo perché si sbandierano vessilli come la nazionale l’amor patrio e cose del genere senza sapere e di informare il pubblico di come stanno davvero le cose”
Di cosa stiamo parlando, il nostro articolo dal titolo “Non c’è pace tra gli ulivi. Petrucci e i commissari tecnici stonati” è stato da michelangelo sangiorgio postato quale commento al post che l’ex consigliere federale Eugenio Crotti a pubblicato sul proprio profilo facebook che riguardava la lettera inviata dall’ex capitana al presidente Petrucci.
Ci spiace che al Sig.Chicco Zorzi, al quale rivolgiamo l’invito a leggere maggiormente in nostro foglio elettronico www.imgpress.it, abbiamo dato l’impressione degli sprovveduti che scrivono senza sapere nulla di nulla. Magari perché cerchiamo di fare approfondimento evitando di conformarci al “rullo” che le agenzie ci propongono, magari non lo facciamo seguendo il suo stile preferito, ma con il nostro articolo desideravamo focalizzare una questione che è quella della sacralità della maglia azzurra.
Principio che anche il collegio di garanzia del CONI ha ribadito in merito alla vicenda che ha visto coinvolta la tennista Camilla Giorgi. Se ti chiama la Tua nazione devi andare……sta proprio qua il dilemma e se non ti chiama…

Che l’Italia è il paese di cinquantacinquemilioni di commissari tecnici è risaputo, che da sempre si sono divisi se schierare Rivera o Mazzola o Baggio o Zola o Del Piero o Totti, ma tutti concordi di convocarli entrambi e averli disponibili.
Nel basket sembra che ciò non avviene in quanto la diatriba che vede l’un contro l’altro armati FIBA – con NBA – e EUROLEGUE ha portato alla sovrapposizione degli impegni. A discapito degli atleti non potendosi sdoppiare devono rinunciare a qualcosa. Oggi è proprio paradossale come appena un’ora prima della palla a due di Brescia tra Italia-Lituania, vada in scena a Kaunas, la sfida tra Zalgiris e Olimpia Milano, ovvero le due rappresentanti di Lituania e Italia nella massima competizione continentale organizzata da ECA.
Che la politica federale dell’attuale governance Petrucciana sià quella di “Vivi e lascia vivere” è un concetto consolidato. Ma questo lasciar andar le cose come gli altri desiderano dove ci porterà? Magari stasera tutti felici e contenti per la vittoria, che tutti auspichiamo, contro la Lituania, coprirà tutti malesseri e magari si potrà dire che l’Italia è qualificata per campionati del Mondo. Manifestazione che da questa edizione viene allargate a 32 partecipanti. Si proprio tutti felici, gli atleti, i tecnici, i dirigenti federali, i tifosi, i media, e perchè no i procuratori che potranno continuare a decidere le sorti di un movimento che scivola sempre più in basso.
Poi se le società di base alzino bandiera bianca per svariate motivi e in Sicilia, Regione cara allo stesso Petrucci, si disputa il campionato U13/f con appena sei squadre in rappresentanza di solo tre provincie va bene lo stesso tanto la Nazionale femminile ha vinto contro la Svezia e si è qualificata per gli Europei. E tanto per non dimostrare che la nostra Federazione, dopo aver finalmente imparato a vincere, non riesce ancora a saper guardare oltre il proprio naso. FORZA ITALIA !!!

Ciuff…e…Tino