Fip, Barilla e Glifosato. Presidente Petrucci è stata una scelta etica?

“Ci sono momenti in cui se si vuole il bene comune del movimento si devono assumere decisioni necessarie. Non sono nessuno per fare la morale. Però dico e sottolineo con tre righe che lo sport è soprattutto ETICA.”

IMG Press condivide al 101% quanto ha dichiarato il numero uno della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci al Corriere della Sera e siamo certi che lo spessore politico dell’ex numero uno dello sport nazionale sia tale che ogni decisione che assumerà sia sempre improntata ai principi di comportamento che ha sempre preteso e sopratutto condannato in maniera ferma.

Era il 18 Giugno del 2018 quando con un pomposo comunicato stampa dell’ufficio stampa della fip http://www.fip.it/news.aspx?IDNews=11166, ci informavano del brillante accordo di partership concluso dalla efficientissima commissione marketing federale con la nota azienda Italiana Barilla “Barilla continuerà a essere il main sponsor delle Nazionali Italiane di pallacanestro maschile, femminile e Giovanili. Eccellenze riconosciute e apprezzate nel mondo come simboli d’italianità: la Maglia Azzurra di Basket e Barilla continueranno a essere partner per trasmettere i valori vincenti di tradizione, qualità e passione che li accomunano”.
Che la nazionale Italiana di basket abbia dei valori vincenti di tradizione ne siamo certi, anche se sotto la governance romanocentrica le partecipazioni alle olimpiadi e ai mondiali sono stati un miraggio mentre siamo scivolati indietro nel ranking europeo lo stesso si potrebbe dire del gruppo industriale creato a Parma nel 1877 da una bottega di pane e pasta se non fosse per qualche tarlo che Report trasmissione d’inchiesta televisiva della Rai ha insinuato negli Italiani, se qualcuno vuole approfondire può rivedere la puntata al seguente link. http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-fb8aa070-a2e0-436b-ae1f-9b6ccaf0ed25.html
Dall’inchiesta di Report emerge con forza che l’alimento che caratterizza l’italianità nel mondo e più consumato in Italia “la pasta”, di cui il leader mondiale per produzione e proprio la Barilla, in tutti i prodotti analizzati presenta tracce di Glifosato e proprio in quella dal leader mondiale per pasta e sughi in Europa continentale vi è la maggiore quantità di Glifosato.
Cos’è il glifosato, è una sostanza attiva ampiamente utilizzata nei pesticidi. È stato sintetizzato per la prima volta nel 1950 da un chimico svizzero, ma fu commercializzato come diserbante per l’agricoltura solo negli anni Settanta, dalla Monsanto.

In Italia è vietata la coltivazione di piante geneticamente modificate, ma il glifosato è comunque molto usato sia sulle colture arboree ed erbacee sia in aree che non sono destinate all’agricoltura. È uno dei prodotti fitosanitari più venduti a livello nazionale. Il 22 agosto 2016 è entrato in vigore in Italia il decreto del ministero della Salute che stabilisce il ritiro dal commercio di 85 prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosato, sospettata di essere cancerogena. Inoltre questo diserbante non potrà più essere usato in “parchi, giardini, campi sportivi, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie” e nella fase di “pre raccolta, al solo scopo di ottimizzare il raccolto e la trebbiatura”. L’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (Agency for Research on Cancer – IARC), il braccio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si occupa dell’ambito oncologico, ha emesso un verdetto pesante su cinque pesticidi molto usati in agricoltura tra i quali il glifosato, dichiarati probabili cancerogeni per l’uomo e come tali inseriti nel gruppo 2A. Per meglio comprendere la probabile pericolosità di seguito all’articolo riportiamo come la IARC individua le 5 categorie di cancerogenesi:
Probabilmente il Presidente Petrucci non è infornato (oltre a non leggere IMG Press non segue la trasmissione di Sigrifido Ranucci) su questa vicenda che interessa il main sponsor delle nazionali, per carità non vogliamo fare allarmismi e sopratutto non ci sono prodotti del noto marchio ritirati dal commercio ma neanche bisogna sottovalutare che il trend di persone malate di neoplasie è in crescita esponenziale, per questo bisogna valutare attentamente sopratutto se questa iniziativa di sponsorship della Nazionale di Pallacanestro sia ETICAMENTE E MORALMENTE da proseguire.
Vede Presidente Petrucci la maglia della nazionale è un “must” di milioni di appassionati della palla a spicchi è un traguardo da raggiungere per moltissimi giovani che magari frequentano i centri tecnici federali di preparazione sparsi nel territorio che saranno condizionati dalla presenza del logo commerciale stampato nell’abbigliamento sportivo.
Presidente Petrucci noi siamo certi che le sue scelte saranno improntate dando la giusta importanza dei valori morali e sociali dello sport, quale momento di formazione dell’individuo e di aggregazione comunitaria sulla base dei principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e della Costituzione italiana. Ma sopratutto le sue decisioni saranno improntate al principio di tutela della persona per garantire le condizioni di attività sportiva rispettose della dignità individuale e ad osservare con scrupolosa diligenza e responsabilità il rispetto dell’integrità fisica, morale e culturale della persona.

“Gruppo 1: ‘Cancerogeni umani’: categoria riservata alle sostanze con sufficiente evidenza di cancerogenicità per l’uomo;
-Gruppo 2: è diviso in due sottogruppi, denominati A e B.
Sottogruppo 2A – ‘Probabili cancerogeni umani’: categoria è riservata alle sostanze con limitata evidenza di cancerogenicità per l’uomo e sufficiente evidenza per gli animali. In via eccezionale anche sostanze per le quali sussiste o solo limitata evidenza per l’uomo o solo sufficiente evidenza per gli animali purché supportata da altri dati di rilievo.
Sottogruppo 2B – ‘Sospetti cancerogeni umani’: usato per le sostanze con limitata evidenza per l’uomo in assenza di sufficiente evidenza per gli animali o per quelle con sufficiente evidenza per gli animali ed inadeguata evidenza o mancanza di dati per l’uomo. In alcuni casi possono essere inserite in questo gruppo anche le sostanze con solo limitata evidenza per gli animali purché questa sia saldamente supportata da altri dati rilevanti.
-Gruppo 3: ‘Sostanze non classificabili per la cancerogenicità per l’uomo’: in questo gruppo sono inserite le sostanze che non rientrano in nessun altra categoria prevista.
-Gruppo 4: ‘Non cancerogeni per l’uomo’: sostanze con evidenza di non cancerogenicità sia per l’uomo che per gli animali. In alcuni casi, possono essere inserite in questa categoria le sostanze con inadeguata evidenza o assenza di dati per l’uomo ma con provata mancanza di cancerogenicità per gli animali, saldamente supportata da altri dati di rilievo”.

 

Ciuff…e…Tino