Festival L’Eroica 2025: il cuore che batte prima della corsa

L’Eroica è in programma il 4 e 5 ottobre, ma la magia inizia già giovedì 2. In quei giorni, Gaiole in Chianti non è più un semplice borgo: si trasforma in un grande villaggio diffuso che respira insieme ai suoi ciclisti e al pubblico. Le strade, le piazze e gli angoli del paese diventano teatro di incontri, voci, racconti ed emozioni che accompagnano l’attesa delle partenze.
Il Festival — il programma completo è su eroica.cc — vive proprio di questa energia: un cammino collettivo che conduce verso le corse di sabato e domenica, quando i cinque percorsi porteranno gli eroici tra le colline del Chianti e della Val d’Orcia, dai 209 chilometri del percorso lungo ai 46 del corto. Le partenze inizieranno nella notte fonda di sabato e si concluderanno con la festa finale di domenica sera, quando l’ultimo ciclista taglierà il traguardo.

Un Villaggio che abbraccia il paese
Quest’anno il Villaggio Eroica non è un luogo soltanto: è l’intero paese. Le vie si aprono e si intrecciano in un palcoscenico diffuso che accoglie ogni ospite. La consegna delle buste tecniche, la ciclofficina, i pacchi gara, la segreteria generale, la sala stampa, l’area hospitality e l’Eroica Caffè saranno collocati in punti diversi del borgo: un invito a conoscere Gaiole passo dopo passo, lasciandosi sorprendere dai suoi scorci, dalla sua autenticità e dalla sua accoglienza.
E in questo itinerario non può mancare una visita a Casa Eroica, un hub che racconta la memoria dell’evento e la cultura del territorio, un ponte ideale tra le origini e il futuro.

Eroica Stazione Radio: la voce della piazza
Novità di quest’anno è Eroica Stazione Radio, che animerà piazza Ricasoli come cuore culturale del Festival. Incontri, musica, interviste e storie dal vivo: un palinsesto curato dalla libreria TodoModo di Firenze, che porterà in piazza autori, critici e protagonisti. Sarà il luogo dove le parole si intrecciano alle pedalate e il racconto de L’Eroica diventa comunità.

La RAI: un racconto rinnovato
Anche la RAI farà parte di questa festa, rinnovando il suo sguardo. La telecronaca live seguirà le partenze su Rai 3, il viaggio su RaiSport e gli arrivi con collegamenti speciali — sabato su Rai2, domenica su RaiSport. Una copertura che offrirà una prospettiva diversa rispetto al passato, più attenta al paesaggio, alla sostenibilità e alle storie che scorrono lungo le strade bianche.
Accanto alle telecronache, RAI Isoradio seguirà l’evento con collegamenti diretti durante tutto il weekend, mentre RaiNews e la TGR racconteranno il territorio e le sue comunità, intrecciando le storie di chi pedala con quelle di chi accoglie.
In piazza Ricasoli, un’emozione in più: la storica Fiat 1500 del 1966, dalla quale venivano trasmesse le cronache del Giro d’Italia, tornerà a raccontare il ciclismo come simbolo di un’epoca che non smette di emozionare.

Festival: memoria, gioco e passione
Il Festival è un mosaico di esperienze, tutte diverse ma tutte legate dallo stesso filo: la passione.
• Concorso di Eleganza e Registro delle biciclette Eroiche: celebrazione della bellezza delle bici che hanno fatto la storia.
• Barberia Proraso & Concorso Barba e Baffi: stile e ironia, come un gioco d’altri tempi.
• Mini Eroica & Giocociclismo: la magia di far crescere la passione nei più piccoli.
• Terra Eroica, Chiavi d’Oro e Accademia Eroica: luoghi di approfondimento, tra paesaggio, cultura e memoria.
• Eroici a Piedi: un cammino lento, per scoprire pievi, borghi e silenzi.
• Concorso Vetrine: le botteghe in festa, che si vestono di Eroica.
• Radio Immaginaria: lo sguardo fresco e curioso degli adolescenti.
• Presentazioni di libri sportivi e presentazione degli eventi Eroica nel mondo: un viaggio da Gaiole verso Giappone, Cuba, Istria, Germania, Valkenburg, fino alla novità della Cina 2026.
• Annullo filatelico di Poste Italiane, insieme a iniziative sociali come L’Impresa delle Mamme e momenti di riflessione con il Manuale di Sostenibilità.
Ogni iniziativa è un tassello di un mosaico unico, che restituisce la dimensione corale di una festa che non appartiene a pochi, ma a tutti.

Casa Eroica e Chianti Origo: l’arte e le radici
Il complesso Chianti Origo arricchisce anche quest’anno l’offerta culturale del Festival. In occasione de L’Eroica 2025 ospita una mostra dedicata a Cesare Olmastroni, artista di Fonterutoli, con 17 opere che coprono oltre mezzo secolo di carriera, dalla giovinezza alla maturità. Una celebrazione della sua spiritualità e della sua profonda devozione, visibile fino al 2 novembre (tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00).
Accanto alla mostra, Casa Eroica regala un percorso multimediale e interattivo, con la Ciclofficina Luciano Berruti, il Museo alle Origini del Chianti e la sezione Terre di Gaiole, interamente dedicata al Chianti Classico.

Un invito a scoprire Gaiole
Il Villaggio diffuso è l’occasione perfetta per vivere Gaiole senza fretta. Ogni sosta — dalla segreteria all’Eroica Caffè, dalla ciclofficina agli stand — è un invito a conoscere un borgo che si apre con generosità e orgoglio. Visitare Casa Eroica, fermarsi nelle piazze, ascoltare voci e storie significa entrare davvero nello spirito di questa festa.
E chi vuole allargare lo sguardo, troverà un territorio che è scrigno di meraviglie. Ci sono le architetture civili, come Villa Vistarenni, e i tanti castelli che raccontano secoli di storia toscana: dal celebre Castello di Brolio, legato ai Ricasoli, al Castello di Meleto, dal Castello di Ama al Castello di Cacchiano, fino alla Rocca di Castagnoli e alle torri che ancora vegliano sulle vallate.
Accanto alle testimonianze militari, le architetture religiose offrono un itinerario di spiritualità e arte: le pievi di Santa Maria a Spaltenna e di San Vincenzo a San Vincenti, l’abbazia di San Lorenzo a Coltibuono, la canonica di San Lorenzo a Mello. Poi le chiese parrocchiali come San Sigismondo a Gaiole in Chianti, San Martino a Lecchi, San Regolo a San Regolo e la suggestiva chiesa di San Lorenzo a Coltibuono. Senza dimenticare le piccole chiese disseminate nei borghi e tra le colline — da San Cristoforo a Lucignano a Santa Maria a Rietine, fino a San Pietro in Vinculis ad Argenina — e le cappelle che punteggiano il territorio, come quella di San Jacopo nel Castello di Brolio o di San Venanzio ad Ama.
Il percorso tra arte e fede si intreccia anche con la memoria popolare: il monumento alla Rana Beona di San Sano, il monumento al Gallo Nero, e soprattutto il monumento a Luciano Berruti, che con il suo sorriso e la sua bicicletta rimane per sempre il ciclista numero 1 de L’Eroica.
Perché a L’Eroica ogni strada è un racconto, ogni scorcio un ricordo che resta.

L’Eroica 2024 – foto Paolo Penni Martelli