Diritto allo sport e accessibilità: l’Uisp per la Giornata della disabilità

Il 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità: favorire l’accesso e la pratica di tutte e tutti è il messaggio Uisp. Parla L. Barra

La promozione sociale del movimento e la piena accessibilità alle attività sportive per le persone con disabilità sono elementi fondamentali per l’Uisp che, in tutta Italia, diffonde questi valori. Per l’associazione dello sportpertutti si tratta di un vero e proprio diritto, da promuovere e difendere, per aumentare il numero di persone, minorenni e adulti, che decidono di godere dei benefici, fisici e psichici, del movimento.

Per rendere effettivo questo diritto è fondamentale anche garantire l’accessibilità degli spazi di sport: il Rapporto su impianti e servizi sportivi presentato in questi giorni da Svimez e Uisp, con il sostegno di Sport e Salute, fornisce  uno spaccato sulla situazione in Italia ed evidenzia, tra le altre cose, un’accessibilità ancora limitata per le persone con disabilità. Sul territorio nazionale almeno un impianto sportivo su cinque non è fruibile da persone con disabilità. La quota di impianti in cui l’accessibilità non è garantita si attesta intorno al 21% ed è omogena sia al Centro-Nord che al Mezzogiorno. Se escludiamo però le Isole, gli impianti delle regioni meridionali peggiorano la performance in termini di accessibilità: la quota di quelli non accessibili sale al 27,5%. Continuando ad analizzare l’accessibilità, ma guardando stavolta agli spazi per gli spettatori, nella metà degli impianti del campione (il 48,74%) sul territorio nazionale non è garantito l’accesso a spettatori disabili. La quota degli impianti privi di posti accessibili sale nel Mezzogiorno al 54% degli impianti, mentre scende di poco al 47,38% nelle regioni del Centro-Nord. Dal numero medio mensile di utenti con disabilità degli impianti sportivi emerge che l’85% ha una disabilità di tipo intellettivo-relazionale e/o fisico-motoria. Il 78,8 % degli impianti offre un’attività sportiva integrata, ovvero per persone con e senza disabilità.

“L’Uisp offre opportunità di sport per tutti senza pregiudizi o barriere – afferma Loredana Barra, responsabile Politiche educative e inclusione Uisp – dalla strada alla piazza all’impianto sportivo, fino al carcere, quindi la disabilità non rappresenta un limite. I nostri tesserati sono praticanti a prescindere dalle proprie disabilità, ed è un approccio che viviamo tutti i giorni. Le persone con disabilità hanno tanto tempo a disposizione che spesso rimane vuoto, in questo caso lo sport rappresenta non solo un’opportunità significativa in termini di benessere e socialità, ma aumenta anche il senso di autoefficacia. Le persone che vivono un limite fisico spesso sperimentano insuccessi, invece lo sport allena al perseguimento di obiettivi raggiungibili che diventano fonte di soddisfazioni”.

Per garantire attività fisica e motoria che apporti benessere, è necessario partire da un’adeguata formazione degli operatori: “L’Uisp mette al centro dei suoi interventi la formazione degli operatori – prosegue Barra – noi non facciamo uno sport orientato alla prestazione ma al valore: i nostri operatori acquisiscono, attraverso la formazione generale e specifica, competenze relative all’utilizzo di un contesto sportivo, motorio e corporeo vissuto come opportunità di relazione, e questo vale per tutti, dai bambini alle persone detenute. Perchè il corpo è uno strumento fondamentale di comunicazione e di emozioni. Tutto lo sport Uisp è declinato sempre più all’insegna dell’inclusività, perchè progettiamo sulle differenze, non sulla prestazione, affinchè lo sport, oltre a venire riconosciuto come valore costituzionale, diventi un diritto: il diritto di muoversi ognuno al proprio passo“.

Il Biliardo Uisp di Bologna partecipa sabato 2 dicembre all’evento “Gioco anch’io 2.0”, presso l’impianto sportivo Baratti, in via Irnerio 4 a Bologna. Alle 10 si terrà il convegno dell’osservatorio Otive, “Sport: inclusione e riabilitazione”. Alle 14 in programma attività sportive inclusive per tutti, dalle boccette al calcio, dal sitting volley alla scherma. Alle 18 verranno consegnati riconoscimenti alle società partecipanti.

Domenica 3 dicembre l’Uisp sarà tra i protagonisti dell’evento organizzato da Salvatore Cimmino con Officine Ortopediche srl, la Discesa Internazionale del Tevere e Marevivo, nel corso del quale l’atleta paralimpico presenterà la sua proposta di legge sull’equiparazione degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro, depositata in  Commissione Sanità del Senato con il titolo Disposizioni in materia di mobilità personale delle persone con disabilità. L’obiettivo è ricordare che oggi la disabilità, grazie alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, non è più un fatto privato, a carico dei singoli, ma è finalmente diventato (o per lo meno dovrebbe) una realtà di cui è necessario che la collettività tutta si faccia carico. Per l’Uisp interverranno: Sergio Pannocchia, comunicazione Uisp Roma, che presenterà il cortometraggio: “La discesa di Salvatore: nuotare per contrastare la disabilità e promuovere l’inclusione”, sull’arrivo della “Discesa del Tevere a nuoto” alla Darsena di Fiumicino a cura di Maurizio Bagliani; Roberto Crosti, presidente Discesa Internazionale del Tevere e Gianni Russo, del Settore di attività Acquaviva Uisp, sul diritto alla fruizione “per tutti” delle attività sportive nel fiume Tevere; Massimo Scarabattoli, operatore di salute mentale e dirigente Uisp Roma. Per info clicca qui

Uisp Roma, inoltre, patrocina l’iniziativa Play together|Sport insieme, che prevede una serie di iniziative in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Sabato 2 dicembre il Parco degli Acquedotti ospiterà, dalle 10 alle 12, Parchi insieme, Aree attrezzate con Percorsi multisport accessibili a tutte e tutti; alle 11 la narrazione “Pugni e calci per la pace”, di e con Alessandro Pera. L’iniziativa proseguirà martedì 5 dicembre alle 17.30 alla Biblioteca di ÀP, in Via Contardo Ferrini 83, con “Lo sport e la felicità”, conversazione con Valentina Perniciaro.