Basket: Serie B più inclusiva. Libertas Livorno si affida al servizio di audiodescrizione “Connect Me Too” per persone con disabilità visiva

La società di pallacanestro ha scelto la tecnologia sviluppata da CMT Translations con la finalità di rendere più accessibili le partite e favorire la partecipazione a un pubblico più ampio ed eterogeneo…

È nel sentitissimo derby cittadino di Livorno tra Libertas e Pielle, in calendario per domenica 21 aprile, che farà il suo esordio nella Serie B di basket il sistema di audiodescrizione “Connect Me Too”, attraverso il quale si può rendere fruibile l’esperienza sportiva a tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi.


Con l’impiego del proprio smartphone e di cuffie/auricolari qualsiasi utente potrà essere “guidato” nella scoperta di ciò che accade nel palazzetto, sugli spalti, in panchina e sotto canestro, tramite l’ascolto di una radiocronaca iperdescrittiva effettuata da un professionista, appositamente formato per la circostanza.
Sviluppato da CMT Translations, il sistema integrato di audiodescrizione, che risulta completamente digitale e che si appoggia sulla rete 4G, diventa dunque alla portata di chiunque e utilizzabile in qualsiasi location, abbattendo di conseguenza le barriere della disabilità visiva. Grazie a “Connect Me Too” si possono di fatto valicare i confini fisici e coinvolgere i tifosi, come mai finora, facendo vivere loro emozioni che solo dal vivo, in mezzo a colori, cori e a un pubblico appassionato, possono provare.
«Libertas ha da sempre l’obiettivo di rendere inclusivo il basket a tutti i livelli – spiega Fabrizio Pucci, responsabile comunicazione di Libertas Livorno -. Abbiamo realizzato varie iniziative per allargare la partecipazione a tutti i tipi di “diversa abilità”.  Oltre alla valenza etica e sociale, “Connect Me Too” ci può aiutare a riportare in auge la storia delle trasmissioni radiofoniche del basket livornese che erano assolutamente “iconiche” negli anni ’80 -‘90.  Con la differenza che la tecnologia web permette una trasmissione anche verso chi è presente fisicamente alla partita».


Per Libertas l’occasione più propizia è parsa quella della sfida contro Pielle.
«Il derby – aggiunge Pucci – è sembrato a tutti l’evento per eccellenza per provare a lanciare l’iniziativa affinché possa attirare l’interesse non solo dei tifosi ma anche di media e altre società di basket. Ringraziamo l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Livorno che ha il merito di aver incoraggiato e sostenuto la rilevante progettualità».
«Il derby della città di Livorno, questa volta, assumerà ancora più importanza – chiarisce Tony D’Angelo, direttore commerciale di CMT Translations -. La competizione nel rettangolo di gioco, sulla quale crescono a ogni ora che passa attenzione e aspettative, raggiungerà un livello maggiore in termini di inclusione, partecipazione e accessibilità. Libertas ha mostrato grande sensibilità nei confronti del suo pubblico e della disabilità. Noi, in qualità di partner tecnologici ma soprattutto di persone, siamo orgogliosi di far parte di questo progetto».
“Connect Me Too” è già stato impiegato da altre società di basket, da club di calcio della Serie A (Milan, Inter, Genoa, Lecce) e dalla Nazionale Azzurra.